Star Wars VII s’ha da fare, che ci piaccia o no

Pensavo che la notizia della vendita della Lucasfilm alla Disney fosse scemata e ormai il nerdoverso se ne fosse fatto una ragione, e invece non ce ne siamo fatti una ragione proprio per niente.

Passato l’iniziale momento drammatico del: “OMMIODDIO MORIREMO TUTTI!!!, ci ho ragionato un po’ su e l’idea di questa fusione non mi sembrava più una cosa tanto tragica.

Però un tarlo sta ancora scavando nelle nostre menti: il nuovo “Star Wars Episodio VII“.

Dopo una serie di rumor sul regista scelto, giovedì sera è arrivata la notizia che ha infiammato di nuovo gli animi e internet: J.J. Abrams è stato scelto come regista del film.

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Film di cui vorrei vedere il remake, seriamente

Chi ci segue sa quanto ci stiano sul culo non ci piacciano i remake, i reboot, i prequel e i sequel.

Mentre aspettiamo spasmodicamente di vedere come stupreranno il ricordo di “Robocop” e come bimbominkieranno “La Casa“, eettimana scorsa è stata data la notizia che la Warner vuole fare il reboot di “Gremlins“. Nemmeno il remake, proprio il reboot, il che significa che non si limiteranno a rifare il primo “Gremlins“, ma ne faranno uno ex-novo che sarà il primo di, sperano, una nuova lunga serie.

Però, ad essere sinceri, un remake, se fatto con un minimo di criterio, come spiego qua, può funzionare.
Io ho 3 film di cui vorrei davvero vedere il remake, ovviamente se fatto come dico io… sull’ultimo probabilmente mi lincerete.

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Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato per un film molto atteso

Mi sono accorto che quando parlo di film divento molto noioso e rompicoglioni preciso e didascalico. Con “Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato” vorrei cambiare e parlarne in maniera un po’ diversa, un po’ più divertente. Anche perché di recensioni serie, fatte con le chiappe strette da sedicenti espertoni, ce ne sono a tonnellate sul web, visto che ormai è uscito da 4 giorni. Addirittura un sito ne ha pubblicate 4 in 2 giorni più vari approfondimenti, notizie, interviste a Peter Jackson, la rava e la fava, una più noiosa dell’altra.

Probabilmente mi dilungherò un po’ per parlare del film, anche perché è da sviscerare anche per quello che gli sta intorno. Non si può parlare de “Lo Hobbit” senza contestualizzarlo, sostanzialmente. Mi soffermerò poco sulla nuova tecnica dell’HFR 3D che poi ne parliamo domani.

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In ascensore con Ryan: Tim Burton – Parte I

L’ascensore di Ryan è tornato!

È stato fermo qualche mese per problemi tecnici e Ryan ha dovuto usare le scale, ma essendo un duro non ha mai detto niente, nemmeno una lamentela. Quella del terzo piano invece si è lamentata, ma quella rompe sempre.

Ora che l’ascensore è ripartito Ryan ha ricominciato a fare i suoi giri, l’ultima volta è passato da George Lucas (potete leggere qui e qui le due parti) e ha deciso che è ora di far visita a Tim Burton. Non per altro, ma Ryan si è un po’ rotto le balle della gente che sbava mentre dice: “Tim Burton è un genio“, “L’ultimo capolavoro di Tim Burton“.
Le parole “Genio” e “Capolavoro” ormai hanno perso senso. Tutti sono capolavori, tutti sono geni, anche i commessi degli Apple Store sono chiamati Genius, ma de che?!

Quindi, prima che Ryan raggiunga il piano giusto per recuperare Tim, mi ha chiesto, martello alla mano, di spendere due parole sulla carriera del “Genio”.

Immagino già che tutti fan di Burton dopo questi due post, la seconda parte domani, verranno a prendermi a casa con torce e forconi.

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