Settimana scorsa nei commenti di Cappuccetto Rosso Sangue, ahimè, sono stato sfidato da Denis a vedermi e parlare di Dylan Dog – Il Film.
Secondo voi potevo non raccogliere la sfida?
Potevo dire: “Massì, prima o poi lo rivedrò” e lasciare passare abbastanza tempo perché Denis si dimenticasse?
No, non potevo assolutamente. Il dovere e il mio senso dell’onore non me lo permettevano. Potevo mandarli a cagare, onore e dovere, ma non l’ho fatto perché il mio senso dell’onore e del dovere non me l’hanno permesso… sì, è il cane che si mangia la coda.
Quindi mi sono messo di buzzo buono e mi sono rivisto il film, dopo essere stato uno di quei pirla che è andato a vederlo al cinema nel 2011, e adesso scrivo uno di quei post che mi costringe a rivedermi il film 3 o 4 volte per fare le scan e che dopo un po’ mi mette addosso quella voglia di morire male che poi è difficile da togliere.
Però, per il vostro ludibrio, parlerò del film attraverso il dietro le quinte, ossia quelle cose che sono successe dietro la macchina da presa e che hanno portato quel risultato sullo schermo.
Piccola premessa: il film non fa schifo perché si chiama Dylan Dog – Il Film. Il film fa schifo già da solo, pure si fosse chiamato Carmine Gargiulo – Il Film avrebbe fatto schifo. Il fatto che porti Dylan Dog nel titolo è solo un’aggravante.
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