5 attrici strapagate che non sopporto, ma che piacciono a tutti

Dopo la doverosa pausa natalizia il blog riapre, contenti?
Volevo ringraziare quelli che sono passati e hanno commentato in questi giorni.

Oggi ricominciamo subito spazzando via il buonismo imperante che ci ha accompagnato in questi giorni di festa e, dopo aver parlato delle 5 attrici fighe che mi piacciono, parliamo delle 5 attrici insopportabili, ma che a quanto pare tutti adorano, visti i compensi e la quantità di film in cui sono infilate.

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In ascensore con Ryan: Tim Burton – Parte II

Ieri abbiamo cominciato una cavalcata nella carriera di Tim Burton, in attesa che l’ascensore di Ryan si fermi al piano giusto, passando in rassegna il quindicennio che va dall’85 al ’99.

Siamo rimasti con i dubbi e un sacco di domande.

Cosa succede a Tim Burton quando scavalca il secolo?

Quali altri film meravigliosi ci regala?

Perché continua a pettinarsi come Robert Smith dei Cure?

Quali altre ossessioni sublimerà con i suoi film?

Che tipo di ruoli affiderà a Johnny Depp?

Andiamo a rispondere a queste e a molte altre domande ripercorrendo gli ultimi dodici anni della sua carriera.

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In ascensore con Ryan: Tim Burton – Parte I

L’ascensore di Ryan è tornato!

È stato fermo qualche mese per problemi tecnici e Ryan ha dovuto usare le scale, ma essendo un duro non ha mai detto niente, nemmeno una lamentela. Quella del terzo piano invece si è lamentata, ma quella rompe sempre.

Ora che l’ascensore è ripartito Ryan ha ricominciato a fare i suoi giri, l’ultima volta è passato da George Lucas (potete leggere qui e qui le due parti) e ha deciso che è ora di far visita a Tim Burton. Non per altro, ma Ryan si è un po’ rotto le balle della gente che sbava mentre dice: “Tim Burton è un genio“, “L’ultimo capolavoro di Tim Burton“.
Le parole “Genio” e “Capolavoro” ormai hanno perso senso. Tutti sono capolavori, tutti sono geni, anche i commessi degli Apple Store sono chiamati Genius, ma de che?!

Quindi, prima che Ryan raggiunga il piano giusto per recuperare Tim, mi ha chiesto, martello alla mano, di spendere due parole sulla carriera del “Genio”.

Immagino già che tutti fan di Burton dopo questi due post, la seconda parte domani, verranno a prendermi a casa con torce e forconi.

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Idiot Meme: Gene Wilder Vs Johnny Depp

Credo che sappiate tutti cosa sono i Meme.

In caso non lo sapeste sono quelle faccine disegnate che, inserite in una specie di striscia a fumetti, riassumono una situazione in modo ironico, comico o sarcastico. Da quelli disegnati si è passati a quelli fotografici, presi da film, interviste, foto ecc… ecc… un esempio è quello famosissimo di Willy Wonka che ho messo come foto del post.

I Meme si sono diffusi come il colera una macchia d’olio su Facebook, ce ne sono a migliaia letteralmente. Vuoi perché è una cosa facile da fare, si prende la foto da Google e si appiccica una frasetta, vuoi perché con quelli si può fare dell’ironia istantanea su qualsiasi cosa, vuoi perché sono alla portata di tutti, anche delle menti semplici e anche di chi non ha un briciolo di ironia nemmeno a cercarla con l’aiuto di uno speleologo.
Alcuni sono divertenti, alcuni meno, alcuni incomprensibili, alcuni sono idioti, alcuni, invece di prendere in giro l’argomento, mettono in luce la limitatezza mentale di chi li crea.

Oggi parliamo di un Meme che rientra nell’ultima categoria e apparso ieri su una pagina di Facebook.

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2012: La Morte Puttana

Il titolo del post è preso da una poesia di Tiziano Sclavi sulla morte:

E la morte, la morte, dolcissima e amara,
la morte che cerchi nella notte chiara,
che cerchi per dirle quanto l’ami ancora,
che eri andato via ma di nuovo sei qui ora,
perché non puoi stare lontano da lei,
e le dici piangendo: io per te morirei,
e che sei il suo schiavo, e che lei è sovrana,
la morte, la morte, la morte puttana.

Che il 2012 non sarebbe stato un anno bello si vociferava già da un po’. Lo dissero i Maya qualche migliaio di anni fa quando ce la gufarono dicendo che a dicembre sarebbe finito il mondo. Qualche secolo dopo la saggezza popolare fece il resto creando il detto: “Anno bisesto, anno funesto.” e infatti il 2012 è un anno bisestile e la saggezza popolare ha sempre ragione, quindi questo è un anno davvero dimmerda.

Tralasciando Monti e i suoi tentativi di uccidere i poveri per salvare i ricchi, ci sono state tutta una serie di persone scomparse a noi tanto care e tutta una serie di altri eventi nefasti.

Il post, lo dico subito, è volutamente ironico per sdrammatizzare e ricordare con un sorriso quelli che hanno accompagnato la mia crescita regalandomi sorrisi e bei momenti.

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I Batman di Nolan

Stasera andrò a vedere, insieme a Ultimate Jar Jar Binks, mio fratello Jib La Iena e le consorti, l’anteprima de “Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno“, di cui poi vi parlerò compiutamente domani, tempo di scriverla nottetempo al ritorno dal cinema.

Intanto Ultimate Jar Jar Binks e io ci siamo sparati i primi 2 Batman domenica pomeriggio, in una maratona preparatoria all’evento della serata e che aspettavamo da un po’.

Mi è venuta voglia di fare una sorta di summa/analisi dei Batman di Nolan.

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I migliori Fan-Film di sempre – Parte XVI

Per la nostra consueta rubrica sui fan-film, oggi parliamo di un film girato in modo un po’ particolare: in stop motion.

La Stop Motion, o Animazione a Passo Uno, è quella tecnica di animazione che consta nell’animare dei pupazzi, o marionette, scattando un fotogramma per ogni movimento. Una volta montati in sequenza si ha l’impressione che il pupazzo si muova come fosse animato. Esempi che tutti conosciamo di questa tecnica sono: “Nightmare Before Christmas”, “La Sposa Cadavere”, “Coraline” ecc…ecc…
Questa tecnica è “antica” e veniva spesso usata nei film pre era digitale ed effetti al computer, dove le parti animate in stop motion erano poi sovraimpresse alle parti girate dal vivo. Esempi classici sono: “King Kong“, quello del ’33, “Gli Argonauti“, “Scrontro di Titani” del 1981. Maestro indiscusso di tale tecnica di animazione era Ray Harryhousen.

Oggi vediamo un film su Batman girato con questa tecnica.

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Top5 delle scene cinematografiche che avrei voluto interpretare – Parte II

Settimana scorsa il nostro Cap. Catarro ha condiviso la sua classifica delle scene che avrebbe voluto interpretare. Ora è il mio turno.

Ovviamente non si tratta dei 5 film preferiti, o più belli, o le scene più belle del cinema, ma delle scene che ci sono piaciute e in cui avremmo voluto essere i protagonisti.

Come diceva Cap., in questo post darò libero sfogo alla mia voglia di azione e avventura, ovviamente evitando accuratamente di rifare queste cose poi dal vivo, visto che funzionano irrimediabilmente solo nei film e nella mia fantasia.

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Abramo Lincoln, i vampiri, il treddì e tanta Nota Marrone

Sabato pomeriggio sono andato in giro per fumetterie insieme al mio amico Ultimate Jar Jar Binks. Devo essere sincero, camminavo a chiappe strette per paura che se ne uscisse con il suo solito: “Ma hai notato questa cosa?“, perché poi ne consegue che devo vedermi un film o leggere un fumetto di merda. Invece è stata piacevole, abbiamo chiacchierato di Frank Miller, Quentin Tarantino, Zerocalcare contro Alan Moore e un po’ di altro.
Insomma un pomeriggio piacevole, finché…

Finché la sera non siamo andati al cinema a vedere “La leggenda del cacciatore di vampiri 3D“.
Il post contiene spoiler, che tanto non lo sta andando a vedere nessuno e quei pochi interessati ci sono già andati.

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Il buono, Il brutto e il 3D

Come forse vi sarete accorti ormai qualsiasi film esce al cinema è in 3D. Ma proprio qualsiasi film, anche quelli inutili, perfino quelli di Ezio Greggio.

Ma a che serve davvero il 3D? Come viene realizzato? Quanto costa fare un film in 3D? E i televisori 3D? Noi siamo in 3D? Da dove veniamo e, soprattutto, dove cazzo vogliamo andare con ‘sto 3D?

A queste e ad altre domande risponderò nel post con l’aiuto di Voyager e Sandro Giacobbo, che se non se ne intende lui di puttanate non se ne intende nessuno… però non ci sono i Templari a sto giro, cioè, c’erano, ma ho preferito lasciarli da parte.

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