Rush, the smart and the furious

Rush

A me la Formula 1 e il motociclismo non piacciono molto, li trovo mortalmente noiosi e non mi emozionano. Fin da piccolo le macchine non mi hanno mai appassionato.

Fosse per me cambierei le regole della Formula 1 facendo le piste con i salti, le paraboliche, i giri della morte ed equipaggerei le monoposto di mitragliette, bombe da sganciare dal retro, olio e cose del genere. Forse in quel momento comincerebbe a darmi un po’ di piacere vedere girare quelle macchine.

Però il documentario su Senna e questo Rush – che non è uno spin off di Dottor House sulle malattie esantematiche, come il titolo suggerirebbe – mi sono piaciuti molto proprio perché non parlano di Formula 1, ma di uomini.

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