Sul blog ci siamo sempre spesso lamentati del cinema contemporaneo e del vuoto pneumatico presente nella testa degli sceneggiatori.
Ormai per un nerd è diventato quasi inevitabile pensarlo, a parte rare eccezioni, quando esce dal cinema. Le cagate si sprecano.
Ci lamentiamo delle idee poco originali, delle sceneggiature senza senso, etc.
Eppure l’altra sera, riguardando “Un lupo mannaro americano a Londra“, mi sono reso conto che forse oltre alla scarsità di idee è cambiato anche il modo di raccontare le storie.
Come il film di John Landis, tanti classici del passato che amiamo propongono storie poco originali, già viste e sentite mille volte; a volte troviamo situazioni cariche di assurdità inspiegabili nella sceneggiatura, eppure ancora oggi ce li riguardiamo con piacere. Continua a leggere