Il mio amico Ultimate Jar-Jar Binks è un bastardo.
È un bastardo perché ha un’aria flemmatica e tranquilla, ma è un fine analista e osservatore di tutto ciò che lo circonda, nonché del nerdoverso e quando poi apre bocca per dire qualcosa, a me si apre un mondo di cose che non avevo notato.
Così una sera stiamo andando a bere una birra e mi fa: “Per il tuo blog dovresti scrivere qualcosa su Tomb Raider, il film con la Jolie.“
Io: “E perché mai?“
Lui: “Perché ho notato ‘questa cosa’… facci caso.“
Ho fatto mente locale ed era vero. In realtà inconsciamente l’avevo notato pure io, perché quando penso a quel film mi viene in mente una cosa sola. Ma non avevo elaborato quella intuizione a livello conscio, mentre Ultimate Jar-Jar Binks sì e per colpa sua mi son dovuto rivedere tutto il primo Tomb Raider per scrivere questo post, fare gli screens e condividere con voi il modo in cui Tomb Raider e il suo regista hanno tentato di ridefinire il cinema americano come lo conosciamo.
Quindi anche per voi Ultimate Jar-Jar Binks sarà un bastardo.