Quando si tratta di Spider-Man mi rendo conto che non sono obiettivo, è il mio personaggio dei fumetti preferito in assoluto.
È stato il primo che ho conosciuto leggendo i fumetti Corno di mio cugino e me ne sono innamorato, tanto che da piccolo andavo in giro pensando di sparare ragnatele e svolazzare per la città.
Crescendo mi sono reso conto di qunto fosse stupida questa fantasia: Milano ha palazzi troppo bassi per fare una roba del genere, sarei finito a svolazzare raso terra.
Quindi capite bene che quando al cinema esce un film sull’Uomo Ragno faccio fatica a non guardarlo con gli occhi dell’ammore. La prova è il fatto che riesco a giustificare in modo eccellente Spider-Man 3 di Sam Raimi e che il primo The Amazing Spider-Man, appena tornato a casa, non mi era dispiaciuto e sono riuscito a inquadrarlo per come effettivamente è solo dopo parecchi mesi.
Ne consegue che su The Amazing Spider-Man 2 non ci speravo, l’ho detto mille e mille volte. Stavolta sono andato al cinema con lo stesso spirito del fidanzato cornificato che incontra la sua ex, eppure…