Aspettando Prometheus…ritorno su LV-426


Tutti i nerd lo sanno. Questo venerdì esce, dopo un rinvio inesplicabile e scandaloso rispetto al resto del mondo civilizzato (e non), il terzo film di fantascienza della carriera di Ridley Scott. Se considerate che con i primi due ha ridefinito il genere si capisce la portata dell’evento.
Io, Lord Casco e MrChreddy ci riuniremo e andremo insieme al cinema. Così, se fosse una cagata (à la Indiana Jones IV), potremo anche sfogarci insieme a fine visione: un bel pianto collettivo liberatorio, come se ne vedono solo da Maria De Filippi, aiuta sempre, oppure potremmo mettere a ferro e fuoco il multisala, stuprare i presenti e saccheggiare gli immancabili store e fast food. Continua a leggere

Le grandi tragedie dell’umanità: gli adattamenti cinematografici

Si sa, ad Hollywood le idee scarseggiano da un po’. C’è anche una vecchia battuta, che gira da qualche anno, che dice pressapoco: “A Hollywood ci sono solo 7 storie, tutto il resto sono solo variazioni di queste.

Ed è vero. Appena possono le grandi Major acquistano diritti cinematografici di tutto quello che può essere portato sullo schermo: libri, film, fumetti, videogiochi, giochi da tavolo, programmi e personaggi tv. Spesso senza discriminazione e senza chiedersi se sia possibile trasporlo adeguatamente. Se poi una cosa ha successo ecco che automaticamente verrà adattata in un film, è matematico.

Il problema, però, non è nemmeno quello, ma sono le orde di fans che poi andranno a vedere il film e lo criticheranno alla morte perché non è aderente all’opera originale, oppure non è come lo avrebbero fatto loro.

Infatti, quando si parla di un film tratto da un libro, la frase classica che salta fuori è: “Eh, ma il libro è molto più bello…
La risposta più consona a questa frase è: “Eh, grazie al cazzo!“, ora vediamo perché.

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Pixar, la storia di come ha rivoluzionato l’animazione

Se c’è una casa di produzione il cui nome, abbinato ad un film, mi fa alzare il culo dal divano per fiondarmi al cinema è sicuramente la Pixar.

Quando si parla della Pixar, e dei suoi prodotti faccio, una fatica bestia a rimanere obiettivo e, allo stesso modo, non posso più vedere un “cartone animato” senza paragonarlo a quelli della società di Lasseter e Co. e , quasi sempre, i prodotti delle compagnie rivali ne escono con le ossa rotte.

In 25 anni di storia cinematografica la Pixar non ha mai deluso, se non nell’ultimo periodo.

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“Ribelle – The Brave” quando la Pixar non sembra più lei

Settimana scorsa è uscito “Ribelle – The Brave“, ultimo lavoro della Pixar.

Io sono andato sabato pomeriggio a vederlo, tra una masnada di famiglie e bambini chiassosi.

Dire com’è “Ribelle – The Brave” è difficile. È difficile perché non si può giudicare questo film senza parlare anche della Pixar, quindi ho deciso di parlarne come film a sé, poi in settimana pubblicherò un post dedicato alla Pixar e lo contestualizzerò con quello. Continua a leggere

I 10 migliori sequel – Parte I

Quest’estate l’admin della nostra pagina di Facebook è andata in vacanza. Per sostituirla abbiamo scelto degli altri admin temporanei, uno di questi, Sheldon, ha creato un album dedicato ai 10 migliori sequel della sotria del cinema: “Two is megl che One“.

Mi è piaciuto molto ed ero abbastanza d’accordo con le scelte, quindi ho deciso di riproporlo sul blog in 2 parti, correggendo e aggiungendo mie osservazioni a quelle scritte da Sheldon.

Cominciamo con la prima parte, dalle posizioni dalla 10 alla 6, mentre settimana prossima pubblicherò le posizioni dalla 5 alla 1.

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In ascensore con Ryan: Tim Burton – Parte II

Ieri abbiamo cominciato una cavalcata nella carriera di Tim Burton, in attesa che l’ascensore di Ryan si fermi al piano giusto, passando in rassegna il quindicennio che va dall’85 al ’99.

Siamo rimasti con i dubbi e un sacco di domande.

Cosa succede a Tim Burton quando scavalca il secolo?

Quali altri film meravigliosi ci regala?

Perché continua a pettinarsi come Robert Smith dei Cure?

Quali altre ossessioni sublimerà con i suoi film?

Che tipo di ruoli affiderà a Johnny Depp?

Andiamo a rispondere a queste e a molte altre domande ripercorrendo gli ultimi dodici anni della sua carriera.

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In ascensore con Ryan: Tim Burton – Parte I

L’ascensore di Ryan è tornato!

È stato fermo qualche mese per problemi tecnici e Ryan ha dovuto usare le scale, ma essendo un duro non ha mai detto niente, nemmeno una lamentela. Quella del terzo piano invece si è lamentata, ma quella rompe sempre.

Ora che l’ascensore è ripartito Ryan ha ricominciato a fare i suoi giri, l’ultima volta è passato da George Lucas (potete leggere qui e qui le due parti) e ha deciso che è ora di far visita a Tim Burton. Non per altro, ma Ryan si è un po’ rotto le balle della gente che sbava mentre dice: “Tim Burton è un genio“, “L’ultimo capolavoro di Tim Burton“.
Le parole “Genio” e “Capolavoro” ormai hanno perso senso. Tutti sono capolavori, tutti sono geni, anche i commessi degli Apple Store sono chiamati Genius, ma de che?!

Quindi, prima che Ryan raggiunga il piano giusto per recuperare Tim, mi ha chiesto, martello alla mano, di spendere due parole sulla carriera del “Genio”.

Immagino già che tutti fan di Burton dopo questi due post, la seconda parte domani, verranno a prendermi a casa con torce e forconi.

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“The Avengers” in Blu-Ray e la serie tv dello “S.H.I.E.L.D.”

The Avengers” l’hanno visto tutti ormai. Non è un modo di dire, l’hanno proprio visto tutti tutti, uomini, donne, bambini, cani, porci, gatti, sassi e vegetali. Sia le piante che quelli in coma.

Insomma è un successo planetario, ha incassato fino ad ora un miliardo e mezzo di dollari nel mondo. No, dico, un miliardo e mezzo. Sentite come riempie la bocca la parola “Un MIliardo”? Ecco, figuratevi come la riempie un miliardo e 500 milioni di dollari. E come riempiono anche le casse della Marvel e della Disney.

“The Avengers” è il 3° incasso di tutti i tempi, dopo “Titanic” e “Avatar“, vuol dire che è il film che ha incassato di più quest’anno. Vuol dire che qualcuno, come Joss Whedon, è il nuovo Re Mida di Hollywood, la nuova Gallina Dalle Uova d’oro e infatti è diventato uno con i superpoteri anche lui, almeno in ambito cinematografico.

La sua ultima fatica, “The Avengers”, è appena uscita in DvD e Blu-Ray qui in Europa, sì Italia compresa nonostante tutto, mentre negli U.S.A. uscirà il 25 settembre. Penso sia giusto parlare del Blu-Ray del film e di quello che è capitato a Joss Whedon dopo aver partorito questo straordinario successo.

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Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno – Le Cagate

Della trilogia di Batman abbiamo abbondantemente parlato (qui, e qui giusto ieri). Delle mie impressioni sul terzo film: “Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno“, pure. Degli errori dei primi 2 film anche. Non ci resta, quindi, che andare a sviscerare tutte gli errori e le voragini i buchi di sceneggiatura del terzo film, visto che ormai è uscito e la gente se lo sta vedendo.

Ovviamente ci sono spoiler nel resto del post, quindi se non l’avete visto e non volete rovinarvi il film non leggete, magari tornate dopo la visione.

C’è da fare una dovuta premessa, il film mi è piaciuto, ma in parte è stata una delusione, mi aspettavo di più e mi aspettavo fosse scritto bene come gli altri 2, invece non è stato così.
Sembra quasi che Nolan l’abbia girato a forza impegnandosi il meno possibile. La cosa potrebbe avere un senso visto le dichiarazioni post morte di Heath Ledger ai tempi del secondo film, in cui diceva di non sapere se avrebbe girato il 3°, visto la tragica scomparsa. Evidentemente il contratto che aveva con la Warner lo costringeva a farlo e così ci si è messo, ma non con quella attenzione e convinzione che ha caratterizzato gli altri 2 film precedenti.

Detto questo, ho deciso di scrivere una lettera aperta a Bane e Miranda, poi giuro basta parlare di Batman, che una settimana dedicata solo a lui è sufficiente.

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Batman, Nolan, la Città…

Dopo che sono andato a vedere l’anteprima del terzo Batman di Nolan con il mio amico Mr Chreddy, abbiamo parlato del film e gli ho detto una delle mie solite teorie su tutta l’intera saga, così mi ha chiesto di scriverla per il blog e l’ho fatto, così da annoiare deliziare tutti con le mie perle, quindi ecco a voi:

Le oziose seghe mentali di Ultimate Jar Jar Binks, il vostro amichevole esegeta di quartiere

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