Upside Down: il cineracconto illogico di un film sottosopra

L’altro giorno su Facebook è nata una discussione su questo film: Upside Down.

Non volevo vederlo perché, già dai trailer, mi sembrava una discreta puttanata. Però andando avanti nella discussione mi è salita la curiosità. Poi un membro della nostra comunità, Clea, mi ha chiesto di vederlo e di scriverne. Quindi ieri sera ho preso il mio solito volo per New York e me lo sono andato a vedere, anche perché avevo letto tra i commenti che era a base di fantascienza quindi un minimo di scusa per inserirlo nel blog l’avevo.

Non ci crederete, ma mi sbagliavo completamente su questo film, il giudizio era troppo superficiale e affrettato, perché il film è ancora peggio di quello che pensassi.

Le solite cose: il post è pieno zeppo di spoiler. Se non avete visto il film godrete solo a metà e sta solo a voi decidere se leggerlo. Se l’avete visto leggete tranquilli.
Altro piccolo avvertimento, l’ho visto in inglese, a New York non ci sono i film doppiati in italiano nemmeno a casa di Buddy Valastro, quindi uso i termini originali, dal momento che non so come li hanno tradotti, però proverò a immaginarmi uno dei fantasmagorici adattamenti tipicamente italiani.

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PlaInception 4

Sabato ho incontrato un mio amico, il Gion, che erano un paio di settimane che non vedevo.

Chiacchierando amabilmente come al solito ad un certo punto mi dice: “Oh, Chreddy, ma hai visto la presentazione della Play 4?

Gli rispondo: “Sì, ma non mi ha fatto proprio impazzire. Cioè, tanta bella grafica, ma più o meno gli stessi giochi.

Lui: “Invece a me è piaciuta molto. Finalmente una console in cui si può giocare online in modo davvero decente. Tutti personalizzati, mondi enormi. Pensa un bel Resident Evil serio fatto in coop dall’inizio alla fine, ma senza percorso obbligatorio… ti immagini, io e te in un mondo pieno di zombie che dobbiamo sopravvivere, magari incontriamo altri, ci alleiamo o ci spariamo…

Il Gion ha un lessico videoludico tutto suo. Vorrei dire a Gion che quel gioco c’è già, più o meno, e si chiama Left 4 Dead, ma non voglio rovinargli le fantasie. La sua frase è rimasta sospesa nell’aria per un po’…

Poi quella cosa della console fatta per l’online e la coop mi è tornata in mente la sera prima di andare a letto. Ci ho pensato per un attimo prima di addormentarmi, poi ho sognato…

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Da Watchmen a Before Watchmen, una panoramica

Sono stato rimproverato da più parti perché non parlo mai di fumetti. Il fatto è che con i fumetti ho un rapporto che definirei di “Sacro Terrore“, nel senso che è un mondo così vasto, fatto di serie, miniserie, graphic novel, saghe, controsaghe, reboot e reset, che non mi sento culturalmente pronto per parlarne con qualcuno. Ne leggo molti, ma ho i miei gusti, di conseguenza conosco tante cose, ma a livello non molto approfondito. Ne consegue che parlarne potrebbe significare dire una cagata dietro l’altra.

Però oggi voglio provarci, voglio parlare di Before Watchmen. Però, partire così, pronti via, parlando di Before Watchmen non è facile.

Non è facile perché non è un fumetto come un altro per via del fatto che è tratto dal monumentale Watchmen.

Quindi mi tocca parlare anche di quello, sperando di non essere lapidato da chi ne sa più di me.

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Iron Sky: nazi from the dark side of the Moon

Ci sono film che fanno un gran parlare si sé ancora prima di vedere la sala cinematografica. Ancora prima di essere girati.

Iron Sky è uno di questi. È un esempio di marketing perfetto: trailer a diffusione mondiale, raccolta di finanziamenti da parte di privati e sul web, realizzazione, diffusione nei vari festival, elezione a cult movie ancora prima di vederlo, successo strepitoso nel mondo. Questo al di là del fatto che poi effettivamente sia un bel film oppure no.

In Italia, ovviamente, è uscito un 11 ottobre qualsiasi con un sottotitolo idiota, “Iron Sky – Saranno Nazi Vostri“, un adattamento e un doppiaggio ridicoli e sminuenti, permanenza in sala di due ore.
Ergo qui in Italia chi lo vuole vedere se lo deve procurare, per ora, tramite canali alternativi in attesa di mettere le mani su una edizione home video.

Eppure merita. Merita molto.

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Ci rinuncio, la pubblicità ha vinto

Basta. Vi annuncio ufficialmente che ci rinuncio.
A cosa? A vivere? Nah, in fondo mi voglio bene.
Semplicemente, rinuncio a capire quale logica contorta si nasconda dietro la creazione di certe pubblicità.

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Sono troppo povero per essere un Nerd

Noi Popolo Nerd abbiamo una maledizione che grava sulle nostre teste.
A parte la passione smodata per tutto quello che già sappiamo, abbiamo questa maledizione chiamata: collezionismo.

Collezioneremmo tutto quello che ci piace. Ma per farlo ci vogliono soldi, tanti soldi, roba che riusciremmo a mandare sul lastrico pure Bruce Wayne.

Io, personalmente, devo farmi di bromuro per non dare fondo alla carta di credito quando mi capita di vedere una cosa di cui non posso assolutamente fare a meno.
Per fortuna ho quel minimo di coscienza e autocontrollo che mi permette di fermarmi prima del baratro, altrimenti ora sarei fallito… o in galera per rapina.

Però non è colpa mia, è che al mondo ci sono brutte persone che producono cose così meravigliose che un nerd come me non può non avere.

Che poi lo sappiamo come funziona, cose che per i comuni sono assurdamente costose, per noi sono quasi regalate, figurati.
È tutta una questione di priorità. Cosa vuoi che sia rinunciare a mangiare, al riscaldamento, ad un tetto sopra la testa, ai parenti, agli affetti, a organi doppi del nostro corpo, se si può mettere le mani su una delle cose che elencherò di seguito?

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Il nuovo Amazing Spider-Man cosa aspettarci?

L’anno scorso è uscito il reboot di Spider-Man: The Amazing Spider-Man.

Andando a vederlo al cinema non mi era dispiaciuto, anche se non mi aveva convinto totalmente.
Ora che stanno girando il sequel mi è tornato in mente quel film, siccome le cose inutili me le ricordo abbastanza bene, posso dire che quel film è una bella puttanata e che forse devo aspettare quei 6 o 7 mesi prima di parlare di un film.

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Film da Nerd: Mystery Men

Finalmente torna, almeno per oggi, la nostra rubrica che segnala i film da nerd da vedere.
Purtroppo non ne esistono molti, quindi la tiro fuori quando me ne capita uno per le mani, oppure mi torna in mente qualcuno che ho visto.

Oggi siete fortunati perché settimana scorsa mi è tornato in mente il film di oggi. Ovviamente per parlarne me lo sono rivisto… un duro lavoro il mio, ma qualcuno deve pur farlo per farvi contenti.

Prima che i supereroi spopolassero al cinema, quindi prima dell’uscita nel 2000 di X-Men, usciva un film particolarmente ispirato su dei supereroi alternativi, molto liberamente tratto dai fumetti di Bob Burden, che non si è cagato praticamente nessuno e i soliti critici, dalla puzza sotto al naso, hanno stroncato senza nemmeno provare a capirlo. In Italia mi pare sia uscito direttamente nei cestoni della COOP a 2000 lire al chilo.

Il film in questione è Mistery Men, del lontanissimo 1999.

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Dexter, la settima stagione riempitiva

Settimana scorsa ho finalmente finito di vedere la settima stagione di Dexter.

Ci ho messo un sacco, un po’ perché dopo la pessima sesta stagione mi era passata la voglia di vederlo, un po’ perché questa settima serie è lunga e lenta, benché migliore della precedente. Non che fosse difficile fare meglio.

Ovviamente il post contiene una valanga di spoiler, ma siccome la serie è finita da qualche mese sia in Italia che in U.S.A., non me ne faccio un problema. Voi leggete a vostro rischio, basta che poi non mi insultate se ci sono spoiler.

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Per le prossime scene è prevista pioggia. A te la linea, Bob…

Ed Stark

Come sapete, in questi giorni il tempo non è stato particolarmente clemente con il Bel Paese. E, proprio mentre osservavo oziosamente la pioggia cadere, mi è venuto in mente di scriverci su un articolo.

Ma come  puoi parlare della pioggia in un articolo, vi chiederete? Facile: mettendolo in relazione con il mondo del cinema.
Come avrete di certo notato, nei film la pioggia è un elemento spesso fondamentale, a volte così tanto da decretare il successo o meno di una scena: in questa sede esamineremo tre momenti fondamentali in cui la pioggia ha fatto il suo sporco lavoro al meglio: la scena del funerale in Hellboy e Watchmen, il combattimento tra Neo e Smith in Matrix: Revolution e il finale de Il Re Leone (lo so che è un cartone animato, ma ha fatto parte della mia infanzia).
Iniziamo.

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