Kick-Ass 2, decisamente meglio del fumetto

Le vacanze son finite, purtroppo, il blog riparte per una nuova e spero entusiasmante stagione.

Visto che anche al cinema stanno cominciando ad uscire film, quale modo migliore per sgranchirmi i diti le dita di parlare di un film nuovo nuovo che aspettavo per tutta una serie di motivi?

Kick-Ass 2 è uscito giovedì scorso, a ferragosto, ma se lo stanno vedendo in pochi, in Italia, forse perché sono tutti ancora a Formentera o a Riccione, e infatti non si trova in tutti i cinema, stranamente.
Da una parte è un peccato, perché merita, dall’altra sono anche contento, perché eravamo in 8 in sala e nessuno rompeva le palle.

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Letture da mare

Eccomi finalmente con una connessione abbastanza decente da permettermi di scrivere un post, chiedervi come state e come sta andando questo agosto e parlarvi delle cose che ho letto bello spaparanzato sotto l’ombrellone.

D’altronde ve lo avevo detto che in vacanza mi rilasso così. Però tranquilli, sono solo fumetti e cose facete, niente di pesante o noioso.

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Buone ferie a tutti

Finalmente sono arrivate le ferie. Non ne potevo più e ora posso finalmente rilassarmi per due lunghissime settimane che passeranno veloci come la pisciata di una farfalla.

Andrò al mare a mostrar le chiappe chiare, con sommo disgusto degli altri bagnanti.

Sinceramente devo dire che ho un brutto rapporto con le ferie. Tutte le volte le vedo come uno spartiacque e mi approccio a loro come se poi tutto dovesse cambiare radicalmente e, quando torno, niente cambia, rimane tutto uguale a prima e mi deprimo. Di conseguenza, una settimana abbondante dopo il ritorno, soffro della sindrome da rientro, sono scontroso, nervoso, ho crisi di pianto alternate a momenti di euforia dove rido come un pazzo e, in sostanza, il relax procurato dalle ferie dura pochissimi minuti, poi sono più incarognito di prima.

Insomma, le ferie sono belle, ma sono sempre una tragedia per me.

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Unhearthed: probabilmente il gioco peggiore di sempre

Il mondo dei videogiochi è diventato una giungla. I costi di produzione lievitano sempre di più e i giochi devono avere successo, vendere migliaia e migliaia di copie altrimenti sono dei fallimenti.

Di giochi, anche buoni, che falliscono ce ne sono molti e spesso ne consegue che lo studio di sviluppo viene chiuso o smembrato e un sacco di gente si trova senza lavoro.

In questo paesaggio apocalittico competitivo e pericoloso ecco che, dall’Arabia Saudita, si affacciano gli Semaphore Studios mettendo sul mercato un gioco che definire orribile è un complimento: Unearthed: Trail Of Ibn Battuta.
Come il titolo suggerisce, sembra tutto uno scherzo.

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La Notte Del Giudizio, e se fosse tutto vero?

Stasera uscirà La Notte Del Giudizio.

Ovviamente il film non l’ho ancora visto, solo i trailer. In realtà non volevo parlare del film, ma dell’idea che sta alla base di esso, il presupposto su cui poi hanno costruito l’intera storia.

Non ho idea se il film è bello oppure no e non son sicuro di volevo vedere, però mi ha suscitato delle riflessioni e volevo condividerle con voi.

Mi scuso in anticipo per la noia del post e per qualsiasi cagata, banalità e retorica che dirò, ma ormai lo sapete che non sono proprio una cima.

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Sharknado, una tempesta di squali

Il film del momento non è uno dei blockbusteroni al cinema. Il film del momento è un filmetto da 200 dollari trasmesso in televisione negli Stati Uniti e diventato un fenomeno mediatico: Sharknado.

Il successo del film è dovuto ad un’idea idiota alla base e a qualche tonnellata di Tweet da parte dei VIP che l’hanno visto, tanto da finire anche nei nostri quotidiani e telegiornali, che le cazzate noi non ce le facciamo mancare mai.

Ovviamente l’argomento è stato trattato con la solita ignoranza e il solito qualunquismo da parte dei nostri medi ed è stato etichettato come il film più brutto del mondo.
Non ho idea se Sharknado sia effettivamente il film più brutto del mondo. Certo per essere una schifezza è una schifezza, però credo di aver visto cose peggiore fatte con intenzioni, budget, attori, registi infinitamente migliori.

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Wolverine – L’Immortacci che roba brutta!

Wolverine è un personaggio estremamente affascinante.

Ha un passato misterioso. Ha una vita lunghissima che l’ha portato a vivere parti di storia dell’umanità interessanti e a vedere parti di mondo esotiche e affascinanti. Ha un nome proprio più figo del suo nome di battaglia, Logan. Ha un potere rigenerante che gli permette di guarire da qualsiasi ferita e, tecnicamente, di non morire mai. Ha gli artigli retrattili ricoperti di un metallo tanto insesistente quanto indistruttibile, l’Adamantio, che li rende più affilati e letali della spada di Goemon. Ha lo scheletro ricoperto dello stesso metallo, cosa che unita la potere rigenerante ti fa dire: “E chi lo ammazza quello?!“. Non ha scrupoli. Parla pochissimo e quando parla c’è da cagarsi addosso. Ha i sensi sviluppati come gli animali, per cui è impossibile prenderlo di sorpresa e fargli gli scherzi. Ha una forza spropositata. Ha una pettinatura abbastanza figa e per via del suo potere non diventerà mai calvo con l’età.
Certo ha qualche piccolo difettino: puzza, fuma i sigari, è alto un metro e una mela, ha un carattere che una donna in premestruo è un angelo a confronto, è peloso come una scimmia, il suo nome di battaglia in italiano è Ghiottone, che per uno così temibile fa un po’ ridere, e la sua storia editoriale, negli ultimi anni, l’ha portato a diventare un personaggio ad altezza bimbominkia molto meno interessante.

Ora la domanda sorge spontanea: perché da un personaggio così tosto riescono a trarre film che definire mediocri è fargli un gran complimento?!

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Geriatric Hollywood, vecchi attori alla riscossa

Non so se ci avete fatto caso, ma ultimamente stanno uscendo un po’ di film incentrati su vecchi attori che fanno la parodia ai loro personaggi simbolo, oppure calati in film dalla forzata autoironia.

Non ho idea se questa storia di fare commedie con vecchi attori che si prendono in giro da soli, sia per una volontà degli stessi attori che non ne vogliono sapere di passare il testimone alle nuove generazioni, oppure degli studios di produzione che pensano sia divertente far perdere la dignità a delle vecchie volpi.

Probabilmente la verità sta, come sempre, nel mezzo.

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IMAX 3D, il giudizio definitivo

IMAX

Il post più letto in assoluto di questo blog è quello che riguarda la sala IMAX dell’UCI di Pioltello.

Nonostante quel post, c’è chi ancora mi chiede se vale la pena andarci.

Probabilmente quel post è troppo tecnico e non si capisce bene, così ho deciso di andare personalmente a rivedere Pacific Rim buttando via 14 euro, dopo averlo visto la settimana prima in sala Energia all’Aracadia, in modo da fare un confronto sulle due sale cinema sfruttando lo stesso film.

Questo è un post sulla prova sul campo, per le informazioni tecniche sull’IMAX, la differenza tra IMAX Digitale e IMAX vero, fate riferimento a questo post.

Per parlarvene mi aiuterà l’Omino Delle Domande (ODD), la mia parte cagacazzo curiosa, che mancava dal blog dai tempi del post sul LAG.

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Pain & Gain, rivalutando Michael Bay

Michael Bay è forse il regista più vituperato e perculato del mondo, attualmente.

Io per primo lo sfotto appena posso. Però lo sfotto proprio perché è possibile farlo, perché è uno capace, è uno che potrebbe dare molto, solo che si è venduto l’anima al Diavolo hollywoodiano dei film action ed è finito nel circolo vizioso di fare quello che pubblico e produttori si aspettano da lui.
Michael Bay è il finto tonto del villaggio cinematografico.

Ora al cinema è uscito il suo film fuori dai blockbuster hollywoodiani, con un budget risicato, rispetto ai suoi standard, e che grossomodo va contro il suo stesso cinema fatto fino ad ora.

Il film è Pain & Gain – Muscoli E Denaro.

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