I cari, vecchi, nuovi commenti

Commenti

Altro post su come si usa il blog. Anche questo non è perché vi reputo idioti, ma perché mi sembra giusto avvisarvi dei cambiamenti.

All’inizio c’erano i commenti nativi del blog, ma poi hanno cominciato a dare problemi: sparivano sotto il footer (quella barra grigia in fondo alla pagina dove chiedo di non essere portato in giudizio per le cose che scrivo), non era più possibile rispondere, oppure risposte lunghe poi non era possibile pubblicarle perché non si vedeva più “invia il commento” e cose simili.
Essendo io una capra in programmazione, non sapevo come risolvere, allora la cosa più logica che mi è venuta in mente è stato installare Disqus, una piattaforma di commenti largamente diffusa su cui si poteva fare il login anche con l’account di Facebook e Twitter per commentare.
Però alcuni mi hanno chiesto di disattivarlo perché pesante per i cellulari, incasinato, antipatico, puzza e tutte quelle robe lì. Anche a me non piaceva, perché appena pubblicavo un post mi impallava il Pc.

Mi sono dato da fare e sono riuscito a sistemare il vecchio sistema di commenti. Ecco come funziona.

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Sono fuori dal tunnel… degli FPS

Shaun of the dead

Il tunnel di cui parlo non è solo un tunnel fatto di dipendenza e ossessione, è anche un tunnel anatomico, quello carpale. Ci sono alcune cose che per un motivo o per un’altro creano dipendenza, basti pensare al tabacco, l’alcool, il caffè e persino la cioccolata. Non sono per le teorie complottistiche che vogliono questi oggetti riempiti di strane sostanze chimiche mutagene che generano assuefazione, molto più banalmente credo che la dipendenza abbia delle radici di base comuni, ma che sostanzialmente sia diversa da persona a persona. Io, ad esempio, non sono facile all’assuefazione, non fumo, non bevo, non mi abboffo di cibo, la cioccolata mi piace ma non esagero mai, sono sostanzialmente una persona noiosa ed equilibrata tranne che per una cosa, i videogiochi.

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You’re Next, yes, proprio you, uomo underground!

You're Next

Ci risiamo, il buon BruceIommi mi ha chiesto di vedere un film per parlarne e io, da bravo bambino quale sono, l’ho fatto.

Il film è You’re Next, un horror di cui in giro si parla molto bene, ha fatto sfaceli ai festival underground che contano e di cui ho visto pure titoloni tipo: “Il miglior horror dell’anno!“, il che significa tutto e niente perché, a fronte di horror veramente mediocri, essere il migliore non significa per forza essere un bel film.

Però la curiosità c’era per un po’ di retroscena che vi dirò, quindi ho accolto la richiesta e sono andato al cinema.

Ora ci manca solo che mi chiediate di provare dei farmaci prima di voi, poi siamo a posto…

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The Black Hole – Nuovo Cinema Amarcord

The Black Hole - Il Buco NeroSiccome la rubrica Nuovo Cinema Amarcord è una rubrica in divenire, fatta anche dai consigli e dalle richieste dei membri del Club Nostalgici, settimana scorsa nei commenti è saltata fuori la richiesta di parlare di fantascienza e in particolare di questo film: The Black Hole – Il Buco Nero.

Richiesta prontamente accolta da me ed elaborata decidendo che, ogni settimana, parlerò di un film facente parte di un genere diverso. Ho cominciato con il giallo di Piramide Di Paura, poi il fantasy di Labyrinth, oggi la fantascienza di The Black Hole, poi sarà la volta dell’avventura, dell’horror, la commedia e così via… magari l’ordine non sarà questo, vediamo come mi gira.

Se avete qualche film a cui siete affezionati di cui volete che parli, siete caldamente invitati a dirmelo.

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La storia di Super Mario – Da Donkey Kong a Mario

Super Mario

Oggi ricominciamo il nostro viaggio nella storia di Super Mario.

L’altra volta abbiamo visto come è nato graficamente Mario e le vicissitudini che hanno portato Shigeru Miyamoto a inventare un personaggio che sarebbe diventato un simbolo dei videogiochi.

Ma la strada per il successo di Mario è lunga un decennio e di certo non è una passeggiata di salute, ma è costellata di ostacoli, problemi legali e non.

Oggi vediamo come la Nintendo è passata da un personaggio di successo come Donkey Kong a dover ripiegare su un personaggio assurdo che, ai tempi, non aveva nemmeno un nome definito, ossia Mario.

Come per il post precedente, io scriverò la storia, mentre SisterDeath si occuperà della parte tecnica e di gameplay.

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Rush, the smart and the furious

Rush

A me la Formula 1 e il motociclismo non piacciono molto, li trovo mortalmente noiosi e non mi emozionano. Fin da piccolo le macchine non mi hanno mai appassionato.

Fosse per me cambierei le regole della Formula 1 facendo le piste con i salti, le paraboliche, i giri della morte ed equipaggerei le monoposto di mitragliette, bombe da sganciare dal retro, olio e cose del genere. Forse in quel momento comincerebbe a darmi un po’ di piacere vedere girare quelle macchine.

Però il documentario su Senna e questo Rush – che non è uno spin off di Dottor House sulle malattie esantematiche, come il titolo suggerirebbe – mi sono piaciuti molto proprio perché non parlano di Formula 1, ma di uomini.

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Yaoi? No, grazie!

Yaoi? No, grazie

Anche il post di oggi entra a pieno diritto nella nefasta categoria de Le grandi Tragedie (con la T maiuscola) dell’umanità. Oggi tratterò di un argomento che da alcuni mi varrà delle sediate in faccia, da altri mazzi di rose, ma vabbé, mi prenderò quel che capita.

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Le 5 armi videoludiche con cui… affetto (e non solo) tutto!

hitman meme

Sono stata proprio una bambina cattiva. Vi avevo lasciato qualche settimana fa promettendovi che prima o poi avrei proseguito la seduta psicanalitica il discorso sulle armi videoludiche, ma vi confesso che me ne ero completamente dimenticata!
Che ci volete fare, quando hai una mente piena di cazzate idee esplosive, non riesci sempre a ricordare tutte quelle che ti passano per la testa. Poi all’improvviso ti accade qualcosa, un’epifania su un’arma e tutto diventa chiaro, ma non voglio aggiungere altro altrimenti mi spoilererei da sola il post! (Con buona pace del mio insegnante di italiano del liceo, che in questo momento da qualche parte nel mondo grida vendetta).

Certo la deflagrazione ha il suo fascino, e Fatman sarebbe assolutamente d’accordo, ma non sempre è possibile o necessario far esplodere le cose, come vi ho raccontato nel post precedente. A volte è più utile essere silenziosi, evitare del tutto lo scontro e portare a casa lo stesso risultato, ma con un eleganza sopraffina. Volete mettere?
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Labyrinth – Nuovo Cinema Amarcord

Labyrinth

Finalmente il Nuovo Cinema Amarcord riapre le porte per il Club Nostalgici nato settimana scorsa nei commenti di Piramide Di Paura.

Il film in programmazione oggi è Labyrinth, un altro film “minore”, un altro flop al botteghino, ma che ha dato molto alla generazione degli anni ’80, soprattutto in termine di sballo ormonale maschile e femminile e che, tra le sue pieghe, nasconde un piccolo risvolto horror.

Bando alle ciance e cominciamo la visione.

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R.I.P.D., Riposate In Pace, potete non vederlo

R.I.P.D.

Quando vidi i trailer di R.I.P.D. – Poliziotti Dall’Aldilà, prima dell’estate, fui preso da una sorta di euforia dettata dal fatto che sembrava stesse arrivando un nuovo GhostBusters mischiato al primo Men In Black. Il trailer poi ve lo metto come al solito alla fine del post, non correte a vederlo, non ha importanza.

Non nego quindi di essere andato al cinema con delle aspettative un po’ alte, ben conscio che il film avrebbe potuto deludermi. È già successo con altri film e ci sono abituato.

La cosa che non mi aspettavo assolutamente era di dormire male per il rimpianto di non averlo in DvD per poter fare le scans e inserirlo direttamente nella Nota Morrone.

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