Il “2000” sta arrivando!

Quando ero piccolo dire: “2000”, significava dire: “futuro”.
Tutti noi bambini del secolo scorso eravamo affascinati da quella magica data e la nostra fantasia, fomentata da fumetti, film, videogiochi e libri immaginava un mondo fantastico fatto di macchine volanti, gente vestita di carta stagnola, viaggi nello spazio quotidiani, basi spaziali, viaggi nel tempo e tutto quello che la fantascienza ha immaginato.

Siamo arrivati al 2012 e ben poco di quello che ci immaginavamo si è realizzato, ma qualcosa si sta manifestando, piano piano cominciano a spuntare da qualche parte le prime avvisaglie che finalmente il 2000 sta arrivando.

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Finalmente in vacanza

Come ogni anno è arrivata l’estate e di conseguenza la meritate ferie.

Mentre le olimpiadi si ostinano a continuare imperterrite, fottendosene bellamente della canicola estiva, noi ci prendiamo un po’ di riposo e andiamo in ferie. Magari in una di quelle località da nerd di cui abbiamo parlato qualche giorno fa. Un paio di settimane in Antartide non sarebbero affatto male per sfuggire all’afa milanese.

Anche se le ferie in realtà sono per chi lavora, mentre noi scriviamo per divertirci e, speriamo, divertirvi. Aggiornerò comunque il blog, ma non più una volta al giorno, magari una volta ogni 2 o 3 giorni.
La pubblicazione giornaliera ricomincerà il 20 agosto e già il 22 ci saranno le mie impressioni su “Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno“, visto che andrò all’anteprima del 21, quindi rimanete sintonizzati.

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Revenge of the Myth

Kari Byron

Don’t try this at home: non provate niente di ciò che leggerete di seguito a casa, a meno che non siate degli scienziati pazzi:  parliamo infatti di Mythbusters, la famosa trasmissione  ad alto contenuto nerd e  punto di riferimento per ogni Precisino della Minkia che si rispetti, in onda ormai da quasi dieci anni  e trasmessa in Italia da Discovery Channel. Continua a leggere

La strage di Denver e la cialtronaggine giornalistica

Sicuramente saprete tutti cosa è successo a Denver venerdì all’anteprima di mezzanotte di “The Dark Knight Rises“, ne hanno parlato tutti.

Ero indeciso se scrivere oppure no un post sull’accaduto. Se fosse successo in altre circostanze probabilmente non l’avrei scritto, il tema del blog è di tutt’altra natura. Alla fine questo week end, per una serie di motivi che evincerete leggendo il post, mi son deciso a parlarne.

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“Player One”, la Bibbia Nerd

Del libro “Player One“, “Ready Player One” in originale, non ne avevo mai sentito parlare. Fino a settimana scorsa quando la Revenger Claudia L. P. non ha scritto sulla nostra pagina Facebook: “Cioè, non avete mai parlato del libro “Player one” di Ernest Cline o sono io che non me ne sono accorta?“, poi linkando il sito della casa editrice dove ho potuto leggere il primo capitolo.

Il giorno dopo l’ordine era partito e mercoledì scorso è arrivato il libro tra le mie mani. Devo premettere che sono un po’ lento a leggere, i libri mi durano anche un mese e ho anche avuto un po’ da fare questa settimana, qundi sono riuscito a finirlo solo ieri sera, divorando le 630 pagine in 7 giorni come mai era successo.

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Il bosone di Higgins

Il cappone di Higgins

Durante queste notti d’estate molti non riescono a dormire… forse per il caldo, forse per le zanzare, o forse per l’incredibile notizia che ha infiammato molti appassionati di fisica.
C’è chi si eccita cercando sul web cose del tipo “ Claudia Romani nuda”, salvo poi capitare per qualche misterioso motivo qui su Nerd’s Revenge (insieme ai proprietari dei cani con l’orchite, visto che “orchite cane” è un altra web search molto gettonata qui) e c’è chi si esalta per il fatto che  sono riusciti finalmente a rilevare il bosone di Higgs, dopo cinquant’anni dall’intuizione dello scozzese da cui eredita il nome. In pratica è la traccia di un deposito di energia all’interno del rilevatore. Forse di per se è meno attraente della suddetta Claudia, ma se si pensa che viene cercato da così tanto tempo l’emozione è comprensibile.

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Le Furie Rosse contro i Pupazzi Azzurri, non c’è niente da vedere, circolare per favore…

Mentre Caronte traghetta l’Italia in un caldo umido tropicale, degno di una qualche foresta pluviale sudamericana, gli italiani e gli spagnoli erano lì che aspettavano spasmodicamente la partita finale degli Europei 2012.

Noi di Nerd’s Revenge invece eravamo a morire di caldo e a strafogarci al battesimo della figlia di Lord Casco. Il battesimo è andato bene, ci siamo divertiti, abbiamo mangiato a più non posso e siamo corsi a casa per vedere la partita.

Io continuo a non intendermene di calcio, come dicevo la volta scorsa, ma, arrivato appena in tempo a casa, accendo la televisione e sento un esaltato Gentili dire: “Speriamo che non sia la squadra più forte, ma quella più brava a vincere!” e mentre mi massaggio i gioielli di famiglia, che non si sa mai, mi domando che cosa voglia dire una roba del genere… che da dove vengo io in genere la squadra più “forte” è anche la più “brava“, ma magari sul campo di calcio si dice “forte” per intendere la più simpatica, però non ci capisco di calcio, quindi a ognuno la lettura di una delle tanti frasi buttate lì alla cazzo di cane a casaccio dai telecronisti.

Comunque con questo post non voglio girare il coltello nella piaga… credeteci.

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Europei 2012: Italia in semifinale contro la Germania, ma per il resto…

Lo dico subito, non sono un patito di calcio. Non mi piace, non mi interessa, non tifo alcuna squadra e ho qualche problema a capire la “regola del fuorigioco“. Insomma non sono un calcio&figa, non che tutti quelli a cui piace il calcio lo siano, però era per dire.

Divento tifoso solo quando gioca l’Italia, esulto se vince, se perde mi rattristo… per quasi 5 minuti, poi non me ne frega più niente. Visto che ci sono gli Europei mi sto vedendo tutte le partite dell’Italia. Son quelli con la maglia blu no?
Lo chiedo perché qualche sera fa ho visto per quasi mezz’ora una partita con una squadra a maglia rossa e una a maglia bianca. Non ero sicuro fosse l’Italia, ma non si sa mai, mi hanno detto che la seconda maglia dell’Italia è bianca e quindi mi son fermato a vederla, poi i nomi non mi suonavano bene, quindi ho cambiato canale e mi son visto una delle cose di DMax, forse era l tipo che va a pescare i pesci mostruosi per vendetta… sì, tipo Sampei, ma è americano e non porta il cappello di paglia e gli zoccoli a pi-greco.

Ma dicevo: seguo le partite dell’Italia, ci capisco poco, i nomi non me li ricordo, ma ho sempre qualcuno accanto che mi spiega e in ogni caso il pallone che entra in porta lo vedo da solo. Quindi non parlerò degli aspetti tecnici della partita, ma di quello che ci gira intorno, visto con gli occhi di un Nerd.

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Andy Whitfield: un piccolo omaggio per il grande Spartacus

Spartacus

« I had no choice, a man must accept his fate. »
« …or be destroyed by it. »

Spartacus & Sura, Old Wounds

Con questo piccolo memoriale mi assumo l’onere di dimostrare che non è vero che parliamo solo di fighe mone pucchiacche gnocche belle donne. Ieri ho finito di rivedere Spartacus: Blood and Sand, la serie tv che racconta le gesta del’omonimo gladiatore trace (ovvero proveniente dalla Tracia. Ci tengo a sottolinearlo perché ieri Cap, confuso dai troppi anglismi della società moderna, mentre leggeva si è fermato e mi ha chiesto: «ma che cazzo è un gladiatore “treis”?…», un po’ come quelli che al Louvre la “Nike di Samotrace” la pronunciano: “Naik di Samotreis” ) e forse è anche l’unica stagione di una serie il cui sequel è il prequel.

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Bear Grylls e le sue semplici, immediate, tecniche di sopravvivenza urbana…

Bear Grylls ormai lo conosciamo tutti, o quasi. Ha infestato Sky e Italia 1 con le sue mirabolanti avventure, dove mostra come sopravvivere nella natura selvaggia senza aiuti, che: “No! Non toccatelo deve farcela da solo!”

Bene, da qualche mese, avendo finito nature selvagge in cui farsi buttare, ha deciso di farci vedere su DMax, la tivvù satellitare che ricicla i programmi che Sky butta nell’indifferenziata, come sopravvivere in città. Nelle situazioni più estreme che ci possono capitare mentre camminiamo per strada, andiamo al porto, in campeggio. Non abbiamo idea di quanti pericoli affrontiamo quotidianamente mentre viviamo la nostra vita tranquilla. Per fortuna c’è Bear Grylls che ci spiega come cavarcela.

Già sento la domanda che sorge spontanea in tutti voi: “Ma chi cazzo è Bear Grylls?!”

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