E se poi te ne penti?! – Movie Edition

E’ capitato credo a ognuno di noi di trovarsi in situazioni assurde o folli, in cui ci siamo cacciati volontariamente.
Episodi sfortunati a parte, tutti avremo pensato almeno una volta nella vita “ma chi me l’ha fatto fare?” dopo aver preso una decisione comunque nel pieno delle facoltà mentali.

Potrei sprecarmi per ore a citare episodi della mia vita in cui ho pensato “Catarro, ma come ci sei finito qui?“, ma son certo che non ve ne frega niente.
Potrei sprecare anche ore per ridere di MrChreddy e del suo ruolo da batterista turnista al ballo incanto sotto il mare concerto aziendale natalizio Cobram.

Sono certo però che anche i nostri idoli nerd, eroi senza macchia e senza paura, sempre fighi e pieni di capelli pettinati bene, almeno una volta si siano trovati a pensare “Dio, ma che cazzo sto facendo??“. Continua a leggere

L’era del cotto, mangiato e predigerito

Settimana scorsa ho scritto un post per ironizzare sulla musica italiana e le canzoncine stupide, come “Una Come Te” di Cesare Cremonini.

Carmine ha commentato quel post dicendo che, nonostante si fosse ripromesso di non rimpiangere il passato, si trovava costretto a farlo per via della futilità delle proposte moderne.

Purtroppo per voi quel commento ha innescato un ragionamento nel mio piccolo e surriscaldato cervellino.
Ragionamento che ora vi ripropongo.

Badate bene, sono mie osservazioni personali che tentano di innescare una discussione, non sono leggi divine o assolute verità.
Lo dico per quelli che poi vengono qui a lamentarsi che scrivo cose superficiali. Non voglio scrivere una tesi o un libro, solo esporre qualche idea.

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Quel simpatico cazzone di Darth Vader

Fin dalla sua prima apparizione, nel lontano 1977, Darth Vader è entrato nell’immaginario collettivo come uno dei migliori cattivi di sempre, insieme a pochi altri, come Sentenza de “Il Buono, Il Brutto E Il Cattivo” e al Joker di Batman.

In Italia gli è stato cambiato il nome il Lord Fener per evitare facili giochi di parole che sminuissero la sua aura mitica. Purtroppo non siamo riusciti a fare niente per impedire a Lucas di fare la stessa cosa, senza tanti giri di parole.

In ogni caso, l’imponenza e la serietà di Darth Vader si presta bene a prese in giro e simpatiche parodie, risultando un perfetto comico… anche grazie alla genialità degli autori dei video che metterò di seguito, a mio avviso i migliori in assoluto.

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Cose nerd di cui avrei assolutamente bisogno

Quante volte vedendo un film o leggendo un fumetto, un libro, oppure ancora videogiocando, ci siamo detti: “Ecco, se avessi quella cosa sarei a posto!

Io, da buon megalomane quale sono, non mi accontento di una cosa sola, ne vorrei tutta una serie.

Le elenco in assoluto ordine sparso.

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Crazy Fandom

Questa settimana vi propongo un argomento leggero (come se gli altri fossero stati seri), ma che almeno una volta ci ha tutti riguardati: l’appartenenza ad un Fandom.

Fandom dedicati ad un attore, a un personaggio, ad una serie tv, ad un film, ad un libro: ce n’ è per tutti i gusti.

Da qualche anno a questa parte è nata però la tendenza all’esagerazione. Non che prima non ci fosse, sia chiaro: solo che chi sparava cazzate esagerava, non poteva farlo sapere a tutto il mondo. Vi vedo molto dispiaciuti da questa mancanza d’informazioni. Vi capisco.

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Games Week 2012, il giorno della tristezza

Come ogni anno si è svolta a Milano, al MiCo, la Games Week, la fiera dei videogiochi.

Sono andato sabato, sotto una pioggia torrenziale.

Sinceramente non so che tipo di meraviglie mi aspettassi di vedere, o che novità eclatanti, ma è stata una delusione e una giornata buttata… meno male che avevo il biglietto gratis scroccato all’amico Giovanni Pierpixel…

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Bethesda Softworks e i predatori del DLC perduto

Diciamolo subito, questo non è un post politicamente corretto. Ma nemmeno il nostro blog è mai stato politicamente corretto.
Se volete fare i maliziosi potete pure pensare che io sia un fanboy e voglia darmi alla cosidetta “console war”.
In realtà a me non frega nulla di che console avete, penso che ognuno valuti i propri acquisti sulla base dei gusti e delle possibilità economiche. Sono arrivato da qualche anno in quella fase della vita in cui i soldi occorre guadagnarseli personalmente, e come molti di voi giovani choosy faccio sempre una gran fatica ad amministrare le risorse economiche.
Quindi gli acquisti, sopratutto di cose apparentemente “inutili” come le console e i videogiochi, preferisco valutarli attentamente.
Prima di spendere qualche centinaio di euro per una console piuttosto che un’altra valuto tutte le variabili in gioco, non decido mica in base alla simpatia o all’antipatia di un costruttore (ma si può provare davvero simpatia per delle multinazionali, onestamente?). Continua a leggere

Cinquanta Sfumature di Delirio – Parte III – by Trillian

Eccoci infine giunti alla fine di questa avventura durata tre puntate. Una per libro, ognuno a suo modo traumatizzante. Se volete potete leggere la prima parte qui, oppure la seconda qui

Un articolo diviso in tre parti, un po’ come “Il Signore degli Anelli, anche se con Tolkien non ho nulla da spartire, nonostante mi piacerebbe tanto.

Dunque, come sempre occhio agli spoilers, che abbonderanno, e tuffiamoci nell’ultimo capitolo di questa delirante avventura…

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La maledetta pubblicità in Tv

Si sa, la pubblicità è l’anima de li mortacc… del commercio. Ogni prodotto, ogni marca, ogni cosa immessa sul mercato viene pubblicizzata in tv, alla radio, al cinema, sui giornali, per strada, al telefono, nei videogiochi, in mail, ovunque. Manca solo che riescano a trasmetterci della pubblicità pure mentre dormiamo e poi potremmo avere delle interessantissime discussioni del tipo: “Oh, ma sai che stanotte ho sognato che l’adesivo per dentiere sta a metà prezzo?“… che non sarebbe male se poi ci si potesse fare qualche tipa delle pubblicità. Io firmerei per avere pubblicità di intimo femminile nei miei sogni tutte le notti.

Ma non è dei miei sogni e desideri che volevo parlare, bensì della pubblicità stessa.

Per farla bisogna studiare, diventare scienziati del “plagio per rottura di coglioni“. Sì, perché la pubblicità funziona così, continuano a propinarcela finché non penetra a fondo nel cervello e si instaura dentro come il verme nella mela, poi, mentre siamo al supermercato, persi tra i pannoloni per adulti e la crema per le emorroidi, ecco che vediamo un colore, un disegno, una boiata qualsiasi e TAC! ci torna in mente la fottuta canzoncina o lo sketch o il motivetto e HOP! ci viene una voglia irrefrenabile di comprare il Whiskey invecchiato 460 anni in botti di rovere, mentre i cowboy giocavano a tirarsi i tappi in faccia a vicenda.

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