Gioite, le magliette son partite

Magliette

Volevo avvisare tutti quelli che attendono le magliette del blog, che sono state spedite ieri mattina per posta ordinaria. Scusate se ci ho messo tanto.
Sono in bustone con il pluriball, essendo molto fragili, quindi tenete d’occhio la casella di posta.

Fatemi sapere se vi arrivano e se vi piacciono. Se non dovessero arrivarvi, metto a ferro e fuoco lo sportello della posta.

Ricordo che se qualcuno volesse una maglietta, può richiederla via mail, l’indirizzo lo trovate in fondo alla pagina.
Potete scegliere tra i vari Headers del blog. Purtroppo, per motivi di copyright, non sono tutti disponibili.

Intanto ringrazio il Revenger Claudio “Eclissi” Delsi per averle stampate e per la pazienza dimostrata nel sopportare le mie pretese.

 

 

Ma che vuol dire essere Nerd?

Essere Nerd

Spesso nei commenti dei post qui, su Nerds’ Revenge, vengono fuori frasi del tipo: “Io non sono Nerd, vengo qui per i post sui film…“, “Non so nemmeno cosa vuol dire Nerd…” e “Per quel che voglia dire essere Nerd…“, con tutte le loro varianti.

Questa cosa del Nerd nel titolo porta un po’ di confusione.

Il fatto è che questa parola, oggi, vuol dire tutto e vuol dire niente e, credo, che ognuno possa darle un significato diverso. In questo post cerco di spiegare cosa vuol dire per me.

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Perché Sanremo è Sanremo?

Sanremo 2014

Ebbene sì, faccio outing: ho visto Sanremo quest’anno.

Lo so, mi vergogno profondamente e non riuscite nemmeno a immaginare quanto.
Mi vergogno tipo quella volta che ho sognato di girare per il centro di Milano tutto nudo e poi ho scoperto che non era un sogno e nessuno credeva fosse Carnevale, nonostante mi facessero tutti i complimenti per essermi travestito da mostro deforme, molto realistico a parer loro.

In realtà non volevo scrivere questo post, ma Cristina è riuscita a convincermi, d’altronde lei scrive di morti ammazzati e di gente che produce proprio i morti ammazzati di cui sopra, quindi di robe macabre e morbose se ne intende e voleva sapere di Sanremo.

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Nerds’ Revenge anno 2 – Gli Oscar e i vincitori del giveaway

2 anni Nerds' Revenge

Oggi Nerds’ Revenge compie 2 anni.

Non ci credo nemmeno io che ho resistito così tanto.

Però devo dire che sono stati due anni totalmente privi di soddisfazioni, sostanzialmente inutili, che mi hanno permesso di conoscere un sacco di gente di cui avrei perfettamente potuto fare a meno, anzi sarebbe stato decisamente meglio.

Potete smettere di mandarmi a quel paese perché sto scherzando.

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Gli Oscar di Nerds’ Revenge

Oscar Nerds' Revenge

Questo week end per motivi personali sono stato a Firenze e non sono riuscito ad andare al cinema.

In compenso ho conosciuto Anadol, Chiara e la loro allegra combriccola. Tutti simpaticissimi, gentilissimi, le matte risate e la domenica una scarpinata per la città che poi mi cigolavano le ginocchia e sono andato a letto alle 9.

Ma cosa c’entra questo con il post?
Niente, era solo per giustificare la mancanza del film del lunedì, che se fate i bravi e riesco, ci sarà domani.

Però oggi, ci sono gli Oscar di Nerds’ Revenge con una sorpresa finale e ora vi spiego tutto.

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Buon Natale!

Buon Natale

Visto che ieri ho pubblicato un post un po’ troppo cinico… cioè, più cinico di quanto erano le mie intenzioni, l’ho rimosso.

Chi l’ha letto buon per lui. Chi l’ha ricevuto in mail lo tenga stretto perché non verrà più pubblicato, di conseguenza fra un po’ varrà un sacco di soldi, soprattutto dopo la mia dipartita. Chi non l’ha letto, beh, mi spiace, ma penso che non dormirà più attanagliato dal dubbio di che cosa io possa aver scritto di così grave da decidere che nessuno avrebbe dovuto leggerlo.

Oggi per farmi perdonare volevo omaggiarvi di una mia cartolina di Natale bellissima.

Ma perché, mi sono detto, con tutto quello che offre la rete devo sbattermi?

Quindi eccovi le più belle cartoline di Natale che sono riuscito a trovare.

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Non è successo niente

Non è successo niente

Questo post ce l’ho nel cassetto da un paio di settimane. Son lì che dico: lo pubblico, non lo pubblico, lo pubblico, non lo pubblico. Poi ieri, nel post dei cartoni, ecco tra i commenti la spinta per pubblicarlo.

Dal blog, come è giusto che sia, passa chiunque. Qualcuno si ferma perché gli piace, altri se ne vanno perché fa schifo, altri ancora prendono i post e li mettono sui forum per farli leggere ad altri, vuoi perché li trovano divertenti, vuoi perché si incazzano.

Ovviamente io vedo le statistiche del blog, seguo i link esterni e vado a vedere che cosa dicono.
Spesso mi insultano e ci rido su, a volte trovo uno spunto di buone conversazioni, allora mi iscrivo a quel forum e commento pure io.

Però meno di un mese fa mi hanno fatto davvero incazzare.

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Italiani bella gente

Italiani

Ci sono tre cose di cui assolutamente non parlo: calcio, religione e politica… anzi quattro se si considera che non parlo di Guillermo del Toro con DDD.

Ma a parte del Toro, delle altre non ne parlo mai perché si finisce sempre per litigare. A parte il calcio che non ne parlo perché non ci capisco niente.

Quindi quello di oggi non è assolutamente un post politico, ma un post di mie considerazioni personali sull’immagine che hanno di noi italiani all’estero.

Premetto che entreranno nel discorso dei personaggi politici che, sicuramente, hanno contribuito fortemente alla creazione di questa immagine, ma non voglio parlare di quello. Quindi vi chiedo per favore di non cominciare diatribe e sterili litigi sulla politica, i politici, i partiti, i complotti, gli alieni, Adam Kadmon, i Templari, i Rettiliani e tutto il resto.

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La miseria umana in Tv

La miseria in Tv

Lo so che oggi vi aspettavate un Nuovo Cinema Amarcord, ma purtroppo le pizze del film non sono arrivate e quindi niente, questa settimana salta.
In sostituzione scrivo un post che non c’entra niente con il blog ed è pieno di quelle mie considerazioni così squisitamente superficiali e qualunquiste.

La situazione sociale ed economica odierna la conosciamo tutti: siamo nella merda.
La televisione è lo specchio dei tempi in cui viviamo. Non parlo della Tv di stato come Mediaset o la Rai che continua imperterrita a dare programmi accomodanti e allegri che servono a tenere buone le coscienze della gente comune. Non parlo nemmeno di Sky che è una televisione fatta per i 5 milioni di italiani che possono o vogliono permettersela.

Parlo della televisione che sembra all’apparenza innocua, ma che con il suo palinsesto dice molto di più su questo momento storico di quanto faccia un qualsiasi telegiornale: il digitale terrestre.
In particolare parlo degli unici 3 canali che guardo in quei momenti in cui non ho a disposizione una qualsiasi puntata di un qualsiasi telefilm: Cielo, Real Time, DMax.

Questi tre canali continuano a trasmettere programmi che ad una prima occhiata sembrano una roba, ma poi, se ci si sofferma un attimo a pensare e ad analizzarli, mettono in scena il grado di miseria che stiamo raggiungendo. Ed è agghiacciante.

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