Oculus. Specchio, specchio di stoca…

Oculus

Inutile resistere, quando al cinema esce un horror, o presunto tale, bisogna andare a vederlo.

Soprattutto se l’horror in questione è decantato come una specie di capolavoro praticamente ovunque, come questo Oculus.

Oggi, mi trovo nell’ingrata posizione di spiegarvi perché questo film in realtà fa schifo e convincervi a non vederlo. “L’ingrata posizione” è dettata dal fatto che Oculus è talmente brutto che non so nemmeno spiegare perché lo sia senza farvelo vedere.

Allora ho deciso che riempio il post di spoiler, così li leggete e, sapendo già tutto, decidiate di non andare al cinema.

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Noah, mancano comunque i due Leocorni

Noah

Questo week end ho visto un paio di film.

Oggi parlo di Noah, il film biblico che, a quanto pare, ha fatto incazzare un po’ tutti: religiosi, teologi, scienziati, e pubblico. Un bell’ein plein, non c’è che dire, ma secondo me è a ragion veduta.

Dato l’argomento fortemente religioso del film, si rischia che si finisce a fare a botte. Io ne parlo come mi viene da parlarne e chissenefrega, spero di non offendere troppo nessuno con l’ironia che userò.
Se foste stati dentro la mia testa mentre guardavo il film, vi sareste fatti un sacco di risate. Io ho riso molto. Non per gli argomenti, ma per la messa in scena.

Finito il piccolo disclaimer, passo direttamente al post avvertendovi che ci sono dei piccolissimi spoiler. Fermo restando che si parla della storia di Noè, che dovrebbe essere ben nota a tutti.

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Divergent e la morale intelligent

Divergent

Non fare puzzette, mi raccomando!

Completamente fuori target, sprezzante del pericolo intrinseco di infilarsi in una sala di ragazzine, sono andato a vedere Divergent il primo film tratto dall’ennesima serie di libri young adult , tipo Hunger Games, Ender’s GameTwilight o Shadowhunters – Città Di Ossa, per intenderci. Se quest’ultimo non l’avete mai sentito, non preoccupatevi, siete normali, perché non se l’è cagato nessuno.

Inutile dire che ero pronto al peggio, nonostante sulla pagina di Facebook mi dicevano che era bellissimo. Invece mi son stupito un sacco. Primo perché la sala era quasi vuota. Secondo perché i pochi occupanti erano tutto fuorché ragazzine urlanti, anzi, erano piuttosto anziani e piuttosto fastidiosi. Terzo perché il film è interessante e, finalmente, dice una cosa sensata di questi tempi, molto più sensata di quello che si pensi.

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Non Buttiamoci Giù… non è un’idea da scartare!

Non Buttiamoci Giù

L’admin della pagina di FacebookYo, per un qualche caso più unico che raro è andato al cinema a vedere un film.

È rimato così colpito da questa esperienza così nuova e incredibile per lui, che tornato a casa si è messo a scrivere un post per parlarne. E chi sono io per non farlo contento e pubblicarlo?

Nessuno, quindi eccovi cosa ne pensa.

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Captain America: The Winter Soldier e tutta l’allegra cumpa

Captain America - The Winter Soldier

Pare che tutti ci tengano a sapere cosa ne penso del nuovo Captain America: The Winter Soldier visto che mi arrivano continuamente richieste di parlarne.

Beh, ragazzi, non l’ho visto, non mi interessa, oggi si parla della Fotosintesi Clorofilliana dell’Orchidea dell’Amazzonia.

No, sto scherzando, non andatevene, l’ho visto e mi ha pure stupito, non aspettandomi niente, e mi ha pure un po’ contrariato, non aspettandomi niente.

Tra l’altro, ho raccolto pure la richiesta di fare un riassuntone apocalittico sull’Universo Marvel Cinematografico, quindi sto studiando. Che all’atto pratico significa che mi sto rivedendo tutti i film, belli (2 o 3) e brutti (tutti gli altri), con accanto il quadernino degli appunti per segnarmi i vari collegamenti, gli easter egg legati ai fumetti e fare una specie di mini enciclopedia in continuo aggiornamento con i futuri film.

Poi non dite che non vi voglio bene.

Ma ora è il turno di Captain America: The Winter Soldier, ovviamene senza spoiler.

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47 Ronin in fila per 6 col resto di 5

47 Ronin

Con tutti i film, i cartoni, i manga e il resto delle robe giapponesi sui Samurai, ormai anche i sassi sanno cos’è un Ronin, ossia un Samurai che, per un motivo o per un altro, non ha più il suo padrone.

Il Ronin quindi, nella cultura giapponese, è un emarginato senza speranza di redenzione e, cosa peggiore, senza onore.

Per noi occidentali la figura del Ronin è molto figa e romantica: un Samurai che può fare quello che vuole e, su questo presupposto, ce la suoniamo e ce la cantiamo come ci pare inventandoci le storie ad uso e consumo nostro, ma che poco c’entrano con la vera cultura giapponese da cui i Ronin vengono.

La vera storia dei 47 Ronin è diventata, in Giappone, una vera e propria leggenda, tanto che ogni 14 dicembre la festeggiano.
Ovviamente per portarla al cinema gli americani hanno dovuto occidentalizzarla il più possibile, trasfigurandola in altro.

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300: L’Alba Di Un Impero e il tramonto di una saga

300 - L'Alba Di Un Impero

Ah, le saghe cinematografiche. I franchise. Tutte quelle belle serie con 6, 7, 8, 9, mille film che attirano la gente al cinema smaniosa di cacciare i soldi per vedere il nuovo capitolo della saga.

Ah, quante saghe si fanno i produttori quando riescono a trovare la Gallina dalle Uova d’Oro capace di attirare la gente con le api con il miele.

Oh, che oggi trovare un franchise di successo mica è facile. A volte quelli studiati a tavolino non fregano a nessuno, mentre film che dovevano nascere e morire così invece entrano nell’immaginario collettivo e i produttori si trovano con le braghe calate a doversi inventare uno o più sequel dal nulla, così da attirare al cinema chiunque.
Pure quel fottutissimo uomo criceto, seduto accanto a me, che si è sgranocchiato i semini di zucca per un’ora e mezza. Giuro! Ne avrà mangiati 5 o sei chili, uno dietro l’altro: “Krat, krat… krat, krat… krat, krat…
Non ho mai desiderato che qualcuno soffocasse come durante la visione di 300: L’Alba Di Un Impero.

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Snowpiercer non cambia la vita, ma manco per sbaglio

Snowpiecrcer

Più che dai proclami tipo: “Candidato a Ventordici premi Oscar!” sono attratto dalle locandine che urlano robe tipo: “Uno dei migliori film di fantascienza dai tempi di V Perr Vendetta” e “Un capolavoro. Lascerà il segno come Blade Runner e Matrix“.

Leggo e mi viene sempre da chiedermi: “Ma V Per Vendetta è fantascienza? E cosa c’entrano tra di loro Blade Runner e Matrix?

Risposte che nessuno sarà mai in grado di darmi.

In più Snowpiercer è tipo osannato da tutti. E un po’ avevo paura di andare al cinema che magari sto film mi cambiava la vita davvero e ho un sacco di roba da fare in questa vita per farmela cambiare così, un sabato pomeriggio al cinema.

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Saving Mr. Banks e un po’ d’ironia metacinematografica

Saving M. Banks

Saving Mr. Banks mi interessava alquanto.

Mary Poppins è uno dei miei film preferiti della Disney, mi ricorda il Natale e le serate a casa a guardarlo sulla Rai. Ero curioso perché non sapevo che ci fossero state tante tribolazioni per realizzarlo e volevo sapere quali erano.

Ero anche incuriosito da vedere quanto fossero riusciti a trasformare in favoletta quella storia.

In effetti un po’ l’hanno fatto, però meno di quanto potessi aspettarmi.

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The Lego Movie mattoncini e citazioni

The Lego Movie

Ci sono periodi in cui non escono tanti film e periodi come questo, a ridosso degli Oscar, che ne escono un fottio, tanto che mi sento nell’imbarazzo della scelta e devo sceglierne alcuni, tralasciandone altri.

Sarei potuto andare a vedere Pompei, ma ho scoperto che non è un porno al passato remoto, bensì una specie di Il Gladiatore + Titanic + il Vesuvio, niente per cui valga la pena spendere 8 euro a mio avviso.

Quindi ho ripiegato su un film più Nerd come The Lego Movie, rimandando a martedì Saving Mr. Banks la storia veramente favolizzata di come Walt Disney convinse P.L. Travers a concedergli i diritti di Mary Poppins per fare un film.

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