Interstellar nello spazio nessuno può sentirti amare

Interstellar

Ebbene, sabato sera finalmente sono andato a vedere Interstellar in 70mm, all’Arcadia in Sala Energia, 450 metri quadrati di schermo e un biglietto bello costoso. Perché? perché se il film mi avesse fatto schifo almeno sarebbe stata una gioia per gli occhi.

Ecco, è successo l’esatto contrario, il film mi è piaciuto tanto, ma riprendere il buio dello spazio profondo in IMAX, non rende come riprendere immagini in cui c’è qualcosa di particolareggiato da vedere, però alcuni scenari sono a dir poco mozzafiato.

Però ogni volta è così, vedo il trailer di un film di Christopher Nolan e la prima frase che mi viene in mente è: “Ammazza che du’ palle dev’essere!

Poi vado al cinema ed esco dalla sala come se fossi stato preso a schiaffi, rintronato per quello che ho visto e ancora mi rimbalza nel cervello per essere compreso fino in fondo, oppure con un po’ di groppo in gola, come ieri sera. Ecco, tutti, tranne che per il terzo Batman, che lì sono uscito dalla sala dicendo: “Vabbè, Chris, se non avevi voglia di farlo, potevi anche stare a casa…

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Grand Budapest Hotel il post che vi farà arrabbiare

Grand Budapest Hotel

Su Google +, il tanto bistrattato social network di Google, Daniele mi ha chiesto di parlare di Grand Budapest Hotel.

Io questo film l’ho visto al cinema mesi fa e mi è piaciuto così tanto che ho deciso di non parlarne. Il motivo è semplice Wes Anderson mi piace così tanto che divento idrofobo solo a sentirlo nominare.

Allora perché sono andato a vedere Grand Budapest Hotel al cinema? Per la compagnia dei miei amici. Voglio così bene alla Paciu e a Ultimate Jar Jar Binks che per loro mi vedo pure il film di Wes Anderson. E se non è amicizia incondizionata questa, non so cosa lo sia.

Comunque, vista la richiesta di Daniele, oggi parlo proprio di Grand Budapest Hotel. Spero non vi faccia arrabbiare troppo.

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The Judge ogni famiglia americana è triste a modo suo

The Judge

Buon lunedì a tutti. Io sono ancora con il fuso orario vecchio. Il week end è stato un po’ teso e pieno di impegni e, per rilassarmi, sono andato al cinema a vedere The Judge.

Pensavo fosse un film rilassante, un drammone brillante su una famiglia a scatafascio che poi si riprende e vivono tutti felici e contenti e, invece, il trailer mi ha ingannato.

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Guardiani Della Galassia, la seconda visione e il Sense of Wonder

Guardiani Della Galassia

Dopo ben 3 mesi di lunga attesa è finalmente uscito Guardiani Della Galassia anche da noi.

Il l’avevo già visto a fine mese scorso in anteprima e mi era piaciuto un sacco. Se volete leggere il vecchio post vi basta clikkare qui.

Ieri sera sono andato a vederlo in Sala Energia all’Arcadia di Melzo perché la prima visione, per usare un eufemismo, era stata della qualità di un cam-rip. Nonostante la visione fosse stata organizzata dalla Disney stessa, il cinema in cui l’avevano proiettato era una tragedia.

Quindi, come mi è sembrato il film dopo averlo visto bene?

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Un Milione Di Modi Per Morire Nel West e uccidere il genere e gli spettatori

Un Milione Di Modi Per Morire Nel West

Questo week end la scelta di film al cinema era un pochino misera. Intendo la scelta di film da vedere per parlarne sul blog.

Indeciso come al solito, ho chiesto sulla pagina Facebook quale film mi consigliavano tra:

Tutto Può Cambiare

Un Milione Di Modi Per Morire Nel West

Tartarughe Ninja

Le risposte sono state varie, chi mi consigliava uno, chi l’altro, chi nessuno, chi di darmi fuoco e mettere il video su YouTube.

Alla fine ho estratto a sorte dicendomi: “Tanto ho un biglietto gratis per il compleanno, che me frega?!

È uscito Un Milione Di Modi Per Morire Nel West. Volevo indietro i soldi del biglietto lo stesso e le due ore della mia vita buttate per questo film.

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The Equalizer – Il Vendicatore, don’t fuck with Denzel

The Equalizer - Il Vendicatore

Negli anni ’80 c’era la Guerra Fredda, quel regime di tensione mondiale in cui gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica si guardavano in cagnesco mentre tenevano il dito sul Bottone Rosso e facevano cagare in mano il mondo intero.

La Guerra Fredda era una cosa brutta, mi dicono, ma ha partorito anche cose belle. Per esempio i cattivi al cinema. Quando andavi a vedere un film e c’era uno che parlava russo, sapevi che quello era il cattivo e che prima o poi l’eroe l’avrebbe reso una macchia di sangue sul pavimento. E non vedevi l’ora che quello accadesse.

Poi il Muro di Berlino è caduto, l’Unione Sovietica si è sgretolata, i Russi son passati da essere cattivi a essere solo antipatici e il cinema, piano piano, ha perso quella verve nel rappresentare i villain, trasformando il male in una sfumatura grigia, dando a chi doveva essere cattivo delle motivazioni condivisibili e mettendo l’eroe nella triste posizione di sparare con rimpianto.

Ora la Guerra Fredda, in altre forme, sta tornando. La Russia ha ricominciato a fare le sue porcate e noi stiamo ricominciando a odiare quella gente perché, per colpa loro, ci aumenta la bolletta del gas e della luce.

Finalmente Hollywood può tornare a portare sullo schermo dei cattivi veri, identificabili e odiosi. E finalmente tornano gli eroi, come il Bob McCall di The Equalizer – Il Vendicatore.

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Annabelle e il problema delle bambole orribili

Annabelle

Come ai vecchi tempi, torno a fare un post al giorno. Almeno finché non muoio o mi implode il cervello, con tutte le altre cose che ho in ballo.

Come dicevo ieri nel post di Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere, questo week end sono andato a vedere anche un altro film: Annabelle, appunto.

Non so se siete in astinenza da horror. Io un pochino sì. Per vedere qualcosa di bello sono costretto a rivolgermi ai vecchi classici.

Però, ora che ho visto Annabelle, l’astinenza, se possibile, è aumentata.

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Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere quando il meglio c’è già stato

Sin City - Una Donna Per Cui Uccidere

Buon lunedì a tutti.

Ieri scorpacciata cinematografica, prima Annabelle, di cui parlerò domani, e poi Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere, di cui, ovviamente, parlo oggi.

Oggi devo digerire, che è stato un po’ come andare allo all you can eat ed essersi scofanati l’impossibile di roba che non era cattiva, ma nemmeno buona. Diciamo commestibile, Però ho mangiato così tanto salmone e tonno e tonno rosso di dubbia provenienza che poi li senti in bocca ad ogni ruttino.

Burp…

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Guardiani Della Galassia il nuovo mito

Guardiani Della Galassia

Eccoci alla sorpresa che vi avevo promesso ieri nel post di Lucy.

Ebbene sì, nemmeno il tempo di tornare dalle vacanze e la Disney mi ha invitato all’anteprima, di quasi un mese, de Guardiani Della Galassia, il nuovo, epico tassello dell’Universo Cinematografico Marvel.

La cornice è la fantastica sala 2 dell’Odeon The Space Cinema in centro a Milano, una sala che non rinnovano da circa 30 anni che ha ancora le poltrone messe in modo che se si siede davanti a te uno alto non vedi mezzo schermo, e una qualità audio/video degna di un file scaricato da Torrent. All’entrata in sala, un addetto fa spegnere il cellulare e lo blinda in una bustina, precauzione più che lecita per un film che è uscito due mesi fa in tutto il mondo, tranne da noi.

Ma non fa niente, perché Guardiani Della Galassia è il film dell’anno per incassi e apprezzamento di pubblico e critica e avevo una voglia matta di vederlo, tanto che avrei accettato di stare anche in piedi.

Ma quindi, questo film, com’è?! Ora ve lo dico, ovviamente senza alcuno spoiler.

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I Mercenari 3 e quella cosa triste chiamata vecchiaia

I Mercenari 3 - The Expendables

Secondo uno studio del Boston Massachusetts University Of Useless Issue And Bambatrons durato circa cinquant’anni, alcuni scienziati hanno scoperto che, su un campione di quasi trentamila volontari di entrambi i sessi, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, il 100% della popolazione mondiale invecchia con il passare del tempo.

Una scoperta rivoluzionaria. Hanno anche scoperto che l’invecchiamento porta con sé dei danni collaterali: calano le capacità fisiche e intellettuali e, in molti casi, si muore.

In una percentuale nemmeno così bassa, alcuni dei volontari sottoposti allo studio rifiutano di rassegnarsi a invecchiare, comportandosi ancora da giovani, oppure avendo delle reazioni spropositate alla cosa. Questa percentuale però esplode esponenzialmente tra gli attori di Hollywood e arriva al 100% se si prendono in considerazione solo quelli che sono state glorie dei film d’azione durante gli anni ’80.

I Mercenari 3 – The Expendables è l’ultimo film di una saga basata su questo studio.

Purtroppo vi devo avvertire che nel post successivo ci saranno degli spoiler, anche se ininfluenti al fine della visione, utili all’analisi della triste situazione del gruppo di anziani protagonisti di questo film. Mi scuso in anticipo.

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