Batman – The Dark Knight Returns, il cartone che tutti aspettavano

Ci sono graphic novel che hanno travalicato il mondo del fumetto per approdare di diritto in quello della letteratura.

Quando un appassionato legge o sente questa frase, un po’ retorica, la prima cosa a cui pensa sono i nomi di Alan Moore, Frank MillerGrant Morrison, Nel Gaiman e pochi altri.

Le loro opere più acclamate sono anche quelle che meno si prestano alle trasposizioni cinematografiche. Ci hanno provato spesso con Alan Moore, ma i risultati sono stati abbastanza disastrosi. Certo “V per Vendetta” è entrato nell’immaginario collettivo e “Watchmen” è stato il miglior film che si potesse mai trarre dalla sua monumentale opera, ma il resto è solo morte e distruzione delle opere originali, trasposizioni da cui Alan Moore si è sempre dissociato e per cui non ha mai percepito il becco di un quattrino.

Frank Miller invece ha sempre avuto un rapporto di amore/odio verso il cinema. Nel senso che lui lo ama, ma noi spettatori odiamo quello che Frank propone. E no, “Sin City” non è di Frank Miller, ma di Robert Rodríguez, Frank Miller girava per il set e hanno fatto finta di fargli dirigere qualche pezzo, ma in realtà il film è di Rodríguez.

C’è però un opera di Frank Miller che, vederla realizzata per il cinema, è il sogno erotico di ogni nerd: “Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro“.

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Looper, chiudiamo il cerchio che c’è corrente

Ieri è uscito “Les Misérables“, musical che andrò a vedere il prima possibile, appena mi rimetto dall’influenza.

Però è uscito anche “Looper” nuovo film sui viaggi nel tempo, con poco Bruce Willis e tanto Joseph Gordon-Levitt, che fa il cosplay di Bruce Willis da giovane.
L’ho visto il week end scorso, siccome mi annoiavo, domenica ho preso il primo volo per New York e l’ho noleggiato, ovviamente in lingua originale.

Ne parlerò in termini gastronomici, questa volta, per rendere meglio l’idea di quello che è questo film.

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Lincoln, il presidente Santo Subito e Spielberg prof. di storia politica

Sabato avevo deciso di andare al cinema ed ero indeciso tra due film. Alla fine avevo scelto di vedere “Flight” rimandando “Lincoln” a questa settimana e l’ho comunicato sulla nostra pagina di Facebook, ma alcuni fan mi hanno fatto cambiare idea, spingendomi a vedere prima “Lincoln“.

Che poi, mica è uno sforzo andare a vedere un colossal storico di Steven Spielberg, è acclamato dalla stampa americana, ha ricevuto un sacco di nomination agli Oscar, mi son detto: “Non sarà molto pesante“, così sono entrato in sala con il sorriso pronto a farmi trasportare dalla magia di Spielberg e dall’interpretazione di Daniel Day Lewis

Quindi ora parliamo di “Lincoln“. Per dovere di cronaca vi avverto che ci sono spoiler nel post… che poi, spoiler, giusto se non sapete cosa ha fatto Lincoln nella sua vita potrebbe essere uno spoiler…

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Star Wars VII s’ha da fare, che ci piaccia o no

Pensavo che la notizia della vendita della Lucasfilm alla Disney fosse scemata e ormai il nerdoverso se ne fosse fatto una ragione, e invece non ce ne siamo fatti una ragione proprio per niente.

Passato l’iniziale momento drammatico del: “OMMIODDIO MORIREMO TUTTI!!!, ci ho ragionato un po’ su e l’idea di questa fusione non mi sembrava più una cosa tanto tragica.

Però un tarlo sta ancora scavando nelle nostre menti: il nuovo “Star Wars Episodio VII“.

Dopo una serie di rumor sul regista scelto, giovedì sera è arrivata la notizia che ha infiammato di nuovo gli animi e internet: J.J. Abrams è stato scelto come regista del film.

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Film di cui vorrei vedere il remake, seriamente

Chi ci segue sa quanto ci stiano sul culo non ci piacciano i remake, i reboot, i prequel e i sequel.

Mentre aspettiamo spasmodicamente di vedere come stupreranno il ricordo di “Robocop” e come bimbominkieranno “La Casa“, eettimana scorsa è stata data la notizia che la Warner vuole fare il reboot di “Gremlins“. Nemmeno il remake, proprio il reboot, il che significa che non si limiteranno a rifare il primo “Gremlins“, ma ne faranno uno ex-novo che sarà il primo di, sperano, una nuova lunga serie.

Però, ad essere sinceri, un remake, se fatto con un minimo di criterio, come spiego qua, può funzionare.
Io ho 3 film di cui vorrei davvero vedere il remake, ovviamente se fatto come dico io… sull’ultimo probabilmente mi lincerete.

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Django Unchained, il Tarantino scatenato

Non sto a ripetervi che sabato sono andato a vedere due film, che ormai mi sa che ho rotto la minkia con ‘sta storia.

Del primo, “Cloud Atlas“, ne ho parlato ieri.

Del secondo, “Django Unchained“, ne parlo ora, cercando il più possibile di evitare le parole: capolavoro, figata astrale, o almeno scrivendole poco.

Di “Django Unchained” mi ero limitato a vedere il trailer e leggere il meno possibile, che sui film di Tarantino se ne dicono un sacco di cazzate. Poi ieri pomeriggio, dopo averlo visto, sono andato a leggere un sacco di recensioni e ho scoperto che sui film di Tarantino di cazzate se ne dicono troppe.

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Cloud Atlas con la prematurata come fosse Antani

Come forse saprete sabato sono andato per sette ore al cinema e mi sono sparato due film, il primo dei quali è “Cloud Atlas“, di cui parlo oggi, e il secondo è “Django Unchained“, di cui parlerò domani, quindi pazienza.

Di “Cloud Atlas” ho letto e visto molto poco prima di andarlo a vedere, in genere tento di andare al cinema con la mente abbastanza libera da preconcetti. Su Facebook però serpeggiavano i primi verdetti da: “È una cagata pazzesca!” a “Capolavoro assoluto!“, lasciandomi intendere che fosse un film che spacca il pubblico in due e non di facile interpretazione.

La verità, secondo me, sta un po’ nel mezzo, non è un film per tutti, ma non è difficile da capire, soprattutto una volta stabilito se ci sia qualcosa da capire effettivamente oppure no.

Occhio che nel post ho messo un piccolo Spoiler, è debitamente segnalato, non rovina il film, ma decidete se leggerlo o no, in caso non l’abbiate visto.

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Quel maledetto sequel da cani

Rieccomi, dopo una settimana di assenza dovuta allo smaltimento E dell’influenza E della nausea causatami dai film che vi sto per illustrare.

Quest’oggi tratteremo l’ostico argomento dei sequel in più, quelli che teoricamente non sarebbero dovuti esistere, ma che per uno strano paradosso temporale, moltiplicato per il successo del primo film, addizionato al tintinnio sonante dei box-office e infine elevato al cubo, hanno visto la luce.

Ho visto queste ciofeche cinematografiche per voi (e poi non dite che non vi voglio bene), un po’ per farci umorismo e un po’ per mettervi in guardia, molto stile Non aprite quel DVD: gli imputati oggi sono S. Darko e The Mask 2. Il malore mi ha colto prima della visione del terzo film, spero mi possiate perdonare.

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N.R. consiglia: The Raid

Una delle mie passioni fin da piccolo sono stati i film d’azione. Mi piacevano di ogni genere. In realtà da piccolo mi piaceva tutto, anche se faceva oggettivamente schifo.

Mi piacevano i film dove si combatteva, magari con le arti marziali. Magari come i film con Bruce Lee, li vedevo, poi il giorno dopo andavo a scuola e, con i miei compagni delle elementari, giocavamo a rifare il film, che poi significava prenderci a calci e pugni forti, possibilmente in faccia, urlando: “Uatttaaaaaaaaaa!!!!“.
In genere vinceva sempre Gargiulo, che era il più alto e gorilloso della classe… e poi aveva sempre su le scarpe ortopediche, quelle in kevlar con l’anima in ghisa. Le usava anche quando giocavamo a pallone, riempiendo il reparto ortopedico del San Carlo con tutti noi…

Ma dicevo che mi piacciono i film d’azione pieni di botte. Sia quelli pieni di gente che fa arti marziali, sia quelli di sparatorie e inseguimenti.

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L.N.M. presents: Dragonball Evolution – Parte III

Come tutte le cose belle, anche le cose brutte finiscono. Figuriamoci anche le cose orride come “Dragonball Evolution“.

Questa è la terza ed ultima parte del film minuto per minuto.

Mi auguro di avervi fatto divertire e di avervi strappato almeno una risata. Personalmente mi sono anche divertito a scrivere questi 3 post… un po meno a vedere il film.

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