You’re Next, yes, proprio you, uomo underground!

You're Next

Ci risiamo, il buon BruceIommi mi ha chiesto di vedere un film per parlarne e io, da bravo bambino quale sono, l’ho fatto.

Il film è You’re Next, un horror di cui in giro si parla molto bene, ha fatto sfaceli ai festival underground che contano e di cui ho visto pure titoloni tipo: “Il miglior horror dell’anno!“, il che significa tutto e niente perché, a fronte di horror veramente mediocri, essere il migliore non significa per forza essere un bel film.

Però la curiosità c’era per un po’ di retroscena che vi dirò, quindi ho accolto la richiesta e sono andato al cinema.

Ora ci manca solo che mi chiediate di provare dei farmaci prima di voi, poi siamo a posto…

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Rush, the smart and the furious

Rush

A me la Formula 1 e il motociclismo non piacciono molto, li trovo mortalmente noiosi e non mi emozionano. Fin da piccolo le macchine non mi hanno mai appassionato.

Fosse per me cambierei le regole della Formula 1 facendo le piste con i salti, le paraboliche, i giri della morte ed equipaggerei le monoposto di mitragliette, bombe da sganciare dal retro, olio e cose del genere. Forse in quel momento comincerebbe a darmi un po’ di piacere vedere girare quelle macchine.

Però il documentario su Senna e questo Rush – che non è uno spin off di Dottor House sulle malattie esantematiche, come il titolo suggerirebbe – mi sono piaciuti molto proprio perché non parlano di Formula 1, ma di uomini.

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R.I.P.D., Riposate In Pace, potete non vederlo

R.I.P.D.

Quando vidi i trailer di R.I.P.D. – Poliziotti Dall’Aldilà, prima dell’estate, fui preso da una sorta di euforia dettata dal fatto che sembrava stesse arrivando un nuovo GhostBusters mischiato al primo Men In Black. Il trailer poi ve lo metto come al solito alla fine del post, non correte a vederlo, non ha importanza.

Non nego quindi di essere andato al cinema con delle aspettative un po’ alte, ben conscio che il film avrebbe potuto deludermi. È già successo con altri film e ci sono abituato.

La cosa che non mi aspettavo assolutamente era di dormire male per il rimpianto di non averlo in DvD per poter fare le scans e inserirlo direttamente nella Nota Morrone.

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L’Evocazione – The Conjuring, il terrore vero come la finzione

L'Evocazine - The Conjuring

Io ho ‘sto difetto qui: quando mi chiedete di fare una cosa non riesco a dirvi di no.
Quindi, se siete dei maniaci sadici che mi chiedete di vedere un film dimmerda solo per farmi soffrire, io vi dico di sì e poi vado veramente.

Negli ultimi tempi alcuni di voi mi hanno chiesto di vedere due film.
Uno è L’Evocazione – The Conjuring, sia qui sul blog che su Facebook svariate volte, l’altro è In Trance di Danny Boyle.

Caso vuole che avessi una serata libera e, invece di starmene svaccato sul divano a giocare con la pleistesciontré come ho voglia di fare da un sacco di tempo, ho alzato il culo e sono andato al cinema.
Purtroppo In Trance, a Milano, lo fanno solo in un cinema lontano da casa mia, mentre L’Evocazione lo fanno in uno vicino.
Ora, visto che mi richiedete le cose solo per torturarmi, almeno il cinema lo scelgo io e quindi sono andato a vedere L’Evocazione. In Trance prometto che lo vedrò e ne parlerò appena ne avrò l’occasione, quindi chiedo scusa a Eliana e dico già che mi rifarò con un altro film che mi ha chiesto… purtroppo.

Visto quanto detto, però, chiedermi di andare a vedere il film degli One Direction in 3D sarebbe una cosa davvero da brutte persone, quindi pensateci bene prima di farlo.

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Riddick, un film Riddickoulous

Riddick

La prima cosa che ho pensato ieri uscendo dal cinema è stata: “Ma perché ho già parlato dei primi due film?! Se non l’avessi fatto almeno avrei avuto qualcosa di interessante da dire nel post del terzo film…

Ma di necessità virtù. Ci ho pensato molto e qualcosa da dire su questo Riddick, il nuovo film con protagonista Riddick, ma và?!, mi è venuta.

Potrebbe contenere qualche spoiler sulla struttura del film.

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Elysium, il Paradiso a perdere

Elysium

Di bei film di fantascienza ce n’è sempre bisogno.

Soprattutto di quei film che usano la fantascienza per dire qualcosa e non per mettere insieme una serie di effetti speciali colorati, robottoni, astronavi, e effetti sonori tipo Zzipp! Zzaapp! T-wink! e Skrakaboom!

Alla fine la fantascienza, come insegnava in modo più o meno tedioso il vecchio Star Trek, può essere una bella allegoria di cose ben presenti ai giorni nostri, o può essere un modo per vedere cosa potrebbe succedere al futuro partendo da oggi.
Voglio dire, Philp K. Dick, Ray Bradbury, Isaac Asimov, Gene Roddenberry ecc… ecc… nei loro racconti hanno inventato un mucchio di roba che poi si è realizzata, androidi, robot e viaggi spaziali infiniti a parte. Quindi la fantascienza degli anni ’50 è diventata la scienza oggi. E chissà che la fantascienza di oggi non sia la scienza di domani, androidi, robot e viaggi spaziali infiniti compresi.

Uno degli autori più promettenti del cinema di fantascienza di oggi, che almeno ci prova a non fare film di soli effetti speciali, è Neill Blomkamp, quello che ha tirato fuori District 9 e oggi è nei cinema con la sua copia Elysium.

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Monster University, il lento risveglio della Pixar

Sono passati 12 anni dall’uscita del primo Monster & Co., dodici anni.

Vuol dire che chi l’ha visto quando aveva 6 o 7 anni ora è maggiorenne, ha la patente, o la sta facendo, litiga con i genitori che l’hanno portato al cinema un giorno sì e uno no, si fa le canne e probabilmente non gliene frega più niente di Mike e di Sulley.

Voi vi ricordate cosa stavate facendo dodici anni fa quando uscì Monster & Co.?
Io un pochino sì. Mi ricordo che erano i primi mesi di una mia lunga storia d’amore e che è stato uno dei film che siamo andati a vedere perché allora, quando uscivi, dovevi trovare qualcosa da fare prima di infrattarti da qualche parte.
Non che non sapessi cosa fosse la Pixar, visto che ci son cresciuto con loro, però non mi aspettavo di vedere il capolavoro che ho visto.

Ora, dopo dodici anni, ironia della sorte quella stessa storia d’amore si è appena conclusa, proprio quando Mike e Sulley tornano sullo schermo con Monster University, il prequel di quel mitico film.

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Kick-Ass 2, decisamente meglio del fumetto

Le vacanze son finite, purtroppo, il blog riparte per una nuova e spero entusiasmante stagione.

Visto che anche al cinema stanno cominciando ad uscire film, quale modo migliore per sgranchirmi i diti le dita di parlare di un film nuovo nuovo che aspettavo per tutta una serie di motivi?

Kick-Ass 2 è uscito giovedì scorso, a ferragosto, ma se lo stanno vedendo in pochi, in Italia, forse perché sono tutti ancora a Formentera o a Riccione, e infatti non si trova in tutti i cinema, stranamente.
Da una parte è un peccato, perché merita, dall’altra sono anche contento, perché eravamo in 8 in sala e nessuno rompeva le palle.

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Sharknado, una tempesta di squali

Il film del momento non è uno dei blockbusteroni al cinema. Il film del momento è un filmetto da 200 dollari trasmesso in televisione negli Stati Uniti e diventato un fenomeno mediatico: Sharknado.

Il successo del film è dovuto ad un’idea idiota alla base e a qualche tonnellata di Tweet da parte dei VIP che l’hanno visto, tanto da finire anche nei nostri quotidiani e telegiornali, che le cazzate noi non ce le facciamo mancare mai.

Ovviamente l’argomento è stato trattato con la solita ignoranza e il solito qualunquismo da parte dei nostri medi ed è stato etichettato come il film più brutto del mondo.
Non ho idea se Sharknado sia effettivamente il film più brutto del mondo. Certo per essere una schifezza è una schifezza, però credo di aver visto cose peggiore fatte con intenzioni, budget, attori, registi infinitamente migliori.

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Wolverine – L’Immortacci che roba brutta!

Wolverine è un personaggio estremamente affascinante.

Ha un passato misterioso. Ha una vita lunghissima che l’ha portato a vivere parti di storia dell’umanità interessanti e a vedere parti di mondo esotiche e affascinanti. Ha un nome proprio più figo del suo nome di battaglia, Logan. Ha un potere rigenerante che gli permette di guarire da qualsiasi ferita e, tecnicamente, di non morire mai. Ha gli artigli retrattili ricoperti di un metallo tanto insesistente quanto indistruttibile, l’Adamantio, che li rende più affilati e letali della spada di Goemon. Ha lo scheletro ricoperto dello stesso metallo, cosa che unita la potere rigenerante ti fa dire: “E chi lo ammazza quello?!“. Non ha scrupoli. Parla pochissimo e quando parla c’è da cagarsi addosso. Ha i sensi sviluppati come gli animali, per cui è impossibile prenderlo di sorpresa e fargli gli scherzi. Ha una forza spropositata. Ha una pettinatura abbastanza figa e per via del suo potere non diventerà mai calvo con l’età.
Certo ha qualche piccolo difettino: puzza, fuma i sigari, è alto un metro e una mela, ha un carattere che una donna in premestruo è un angelo a confronto, è peloso come una scimmia, il suo nome di battaglia in italiano è Ghiottone, che per uno così temibile fa un po’ ridere, e la sua storia editoriale, negli ultimi anni, l’ha portato a diventare un personaggio ad altezza bimbominkia molto meno interessante.

Ora la domanda sorge spontanea: perché da un personaggio così tosto riescono a trarre film che definire mediocri è fargli un gran complimento?!

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