A che gioco giochiamo? Il dramma di un videogiocatore

Ci siamo, è arrivato il periodo dell’anno in cui, se uno vuole giocare a qualcosa, può scegliere tra una vasta gamma di possibilità: un gioco di calcio, un FPS e l’ennesimo “Assassin’s Creed“.

Sì, perché nell’ultima parte dell’anno il dominio del mercato videoludico è spartito tra questi 3 esemplari.

Tutti i giochi “importanti” sono stati rimandati al 2013, tra febbraio e aprile, così che, se non guadagni come Fabio Briatore, non puoi comprarli tutti e a qualcosa puoi rinunciare.

Una persona intelligente direbbe, con un tono tra lo spocchioso e il saccente: “Eh, vabbeh, ne prendi uno, e gli altri con calma durante l’anno, che poi ti lamenti che tra ottobre e dicembre non hai niente con cui giocare“.

Ma il videogiocatore non è una persona intelligente, vuole tutto subito. Tutto al Day One!!!!!!11!1!!UNO!!ONE!

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Zombie sull’orlo di una crisi di nervi

Un po’ di tempo fa ho parlato dei Vampiri e di come, da oscuri predatori notturni, si sono trasformati in emo effeminati dai poteri catarifrangenti. Merito del cinema e della letteratura di bassa lega.

Ma i Vampiri non sono l’unico “mostro classico” a subire gli effetti della sovraesposizione e dell’infighettamento per essere serviti a giovani dalle attività cerebrali piuttosto piatte. Ultimamente ci sono anche gli Zombie a far loro compagnia.

Ormai, ovunque si capiti, non si fa altro che parlare di Apocalisse Zombie, droghe che zombificano, Zombie di qua, Zombie di là, cos’accadrà, cos’accadrà?

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“Tekken Tag Tournament 2” non è un gioco per femminucce, anche se…

Settimana scorsa è finalmente uscito, in tutto il mondo, la versione console di “Tekken Tag Tournament 2”.

La community italiana ovviamente non aspettava altro che mettere le mani su questo titolo, per cui il 6 e 7 ottobre a Verona si terrà il Primo Torneo Europeo Ufficiale, organizzato da Tekken-Italia in collaborazione con Bandai Namco Italia. Una roba seria insomma, con la partecipazione di tutti i migliori giocatori italiani, europei e alcuni ospiti internazionali di rilievo, ovviamente del mondo di Tekken.

Le recensioni dei vari siti sono uscite e, con il solito professionismo, hanno parlato delle cose più inutili e superficiali del gioco, i mille personaggi, la bella grafica, la musica UNZ! UNZ!, l’online, i costumi alternativi e tutte quelle cose che ad un giocatore “serio”, che si studia il gioco e gioca con cognizione di causa, importano relativamente.

Ora tocca a noi approfondire, cercando di andare un po’ sotto la patina delle luci colorate e fare un discorso un po’ più serio e “professionale”. Non che io sia un professionista, sia ben chiaro, ma ne capisco più dei vari redattori di siti e riviste, e soprattutto, su questo blog non c’è alcuna pubblicità del gioco, quindi se anche ne parlo male non perdo niente, a differenza di chi campa con la pubblicità.

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Le migliori destinazioni per una vacanza nerd

Mi sembra ieri di aver letto il primo post e di aver iniziato, per usare la metafora della pagina di benvenuto, questo viaggio a Nerdyland…i primi giri in ascensore con Ryan…le prime storie nerd virtulamente vissute…
e invece sono già passati quasi sei mesi.
Poche cose sono cambiate da allora, e sicuramente non il  vizio, sempre più diffuso, di generare le note marroni che tanto ci fanno infuriare. Ricordo però che in quei giorni faceva ancora freddo e si andava in giro molto più vestiti. D’inverno è più facile riconoscere le persone, perché  scegliere come vestirsi è come dare un abito ai propri pensieri: è per  questo che i bulli non girano mai col dolcevita e i pantaloni stirati con la riga in mezzo. Continua a leggere

I migliori Fan-Film di sempre – Parte XIV

Se seguite la nostra rubrica settimanale sui fan-film, vi sarete resi conto di come il vero motore dei corti sia l’idea alla base, più che la realizzazione tecnica.
Per fare un bel corto, in cui si hanno a disposizione pochi minuti per raccontare una storia, la cosa principale è avere un buon soggetto. In un film vero si hanno a disposizione ore per sviluppare una storia, lunghi dialoghi, budget enorme e l’idea di base, anche se debole, può essere approfondita e condita all’estremo, senza contare che quando si va al cinema non si può cambiare canale o andarsene. Ma per un fan-film è diverso, ci si deve accontentare di un budget risicato, i dialoghi devono essere essenziali, bisogna catturare l’attenzione e colpire nel segno subito, senza troppi fronzoli.
Questo soprattutto se il corto viene diffuso direttamente sul web, un mezzo molto veloce, se non si cattura subito lo spettatore, dopo pochi secondi, lui clikka un altro link e “Ciao mamma!” il contenuto non viene visto per intero.

Il fan-film di oggi esemplifica esattamente questo concetto, cattura l’attenzione senza nemmeno usare dialoghi, ti inchioda allo schermo, fa leva su un immaginario profondamente radicato e riconoscibile anche ai non nerd appassionati e colpisce nel segno. Il tutto per un idea geniale e realizzata ottimamente: Cosa succede se i retrogaming invadessero il mondo?

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Tekken Tag Tournament 2 provato e intervista a Katsuhiro Harada

Settimana scorsa, mercoledì 4 luglio, nella canicola milanese, si è tenuto un incontro di presentazione dei prossimi giochi Namco, tra i quali, il più interessante e atteso, era Tekken Tag Tournament 2 ( TTT2 d’ora in poi) versione console.

Grazie a Tekken-Italia, la più grande community italiana e punto di riferimento del famoso brand, sono riuscito a infiltrarmi all’evento e provarlo in anteprima.

C’era un embargo su tutto quanto visto e detto fino al 9 luglio alle 15.30, quindi solo oggi posso riportare le mie impressioni e allegare l’intervista che ci ha concesso Harada in persona.

Prima di leggere il post volevo ringraziare lo staff di Tekken-Italia, Silver, Enheas, Padsi e Venom, e gli altri giocatori che hanno partecipato all’evento, Dima, che mi ha dato una mano a scrivere questo post con le sue opinioni, Musashi, Ryu Hoshi e Ghirlanda, che ha intervistato personalmente Harada.

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Come “Tomb Raider” ha tentato di cambiare il cinema americano

Il mio amico Ultimate Jar-Jar Binks è un bastardo.

È un bastardo perché ha un’aria flemmatica e tranquilla, ma è un fine analista e osservatore di tutto ciò che lo circonda, nonché del nerdoverso e quando poi apre bocca per dire qualcosa, a me si apre un mondo di cose che non avevo notato.

Così una sera stiamo andando a bere una birra e mi fa: “Per il tuo blog dovresti scrivere qualcosa su Tomb Raider, il film con la Jolie.

Io: “E perché mai?

Lui: “Perché ho notato ‘questa cosa’… facci caso.

Ho fatto mente locale ed era vero. In realtà inconsciamente l’avevo notato pure io, perché quando penso a quel film mi viene in mente una cosa sola. Ma non avevo elaborato quella intuizione a livello conscio, mentre Ultimate Jar-Jar Binks sì e per colpa sua mi son dovuto rivedere tutto il primo Tomb Raider per scrivere questo post, fare gli screens e condividere con voi il modo in cui Tomb Raider e il suo regista hanno tentato di ridefinire il cinema americano come lo conosciamo.
Quindi anche per voi Ultimate Jar-Jar Binks sarà un bastardo.

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I migliori Fan-Film di sempre – Parte XI

Settimana scorsa per vari motivi abbiamo saltato la rubrica sui migliori fan film che vengono distribuiti in rete.

Oggi riprendiamo con un fan film dedicato ad un personaggio dei videogiochi molto amato: Mega Man.

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A scuola di videogame con FreddieW

Molti già lo conoscono, per altri è un completo sconosciuto, ma FreddieW è uno che ce l’ha fatta, diffondendo i suoi video sulla rete e sfruttando Youtube, ha realizzato un sogno comune a molti.

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Tekken come non l’avete mai conosciuto

I giochi di lotta, picchiaduro per gli amici, sono quei fantastici giochi che, insieme a quelli di calcio, ti risolvono una serata tra amici. Ci si trova a casa di qualcuno, si organizza un torneo, ci si scassa di mazzate virtuali, si litiga di brutto, ci si insulta e si torna a casa propria nervosi e incazzati e non ci si parla più per due o tre giorni.

I più famosi esponenti del genere sono sicuramente Street Fighter, per i giochi in 2D e Tekken, per quelli in 3D. Ovviamente 2D e 3D non c’entrano niente con il 3D cinematografico di cui abbiamo parlato ieri, ma è solo un modo per definire la possibilità o meno di spostarsi in profondità con i personaggi. Sembra una stronzata ma cambia completamente il gioco e infatti questa cosa divide i giocatori in 2 scuole di pensiero, quelli che giocano solo ai picchiaduro 2D in quanto li ritengono meno casuali e quelli dei picchiaduro 3D in quanto li ritengono più completi.

Devo essere sincero, a me Street Fighter non ha mai preso più di tanto, con Tekken invece è stato un colpo di fulmine fin dalla sua prima apparizione, vuoi per il carisma dei personaggi, vuoi per un approccio al gioco meno ostico, vuoi perché avevo la PS1 e Tekken era il non plus ultra dei giochi di combattimento.

Oggi vediamo da dove si parte per imparare a giocare a Tekken.

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