Oggi torna una nuova puntata dell’Universo Cinematografico Marvel con il tassello di Captain America: Il Primo Vendicatore, il film che porta al cinema Capitan America, l’eroe per eccellenza della Marvel.
Anche questo film è ricco di segreti e di easter eggs per gli appassionati nerd, ma ha pochi collegamenti con l’Universo Marvel Cinematografico se non, appunto, presentare Capitan America.
Captain america: Il Primo Vendicatore (2011)
Captain America: Il Primo Vendicatore è, cronologicamente parlando, il primo film di tutto l’Universo Marvel Cinematografico, anche se è uscito per quinto, visto che ci racconta le origini di Capitan America durante la Seconda Guerra Mondiale, ma i primi secondi e il finale si pongono alla fine di tutti i precedenti film.
Capitan America è stato il primo supereroe della Marvel negli anni ’40, quando ancora si chiamava Timely Comics. Creato da Joe Simon e Jack Kirby nel 1940 come un personaggio di propaganda, alla fine del conflitto mondiale Capitan America non aveva più molto senso e infatti il pubblico si disinnamorò di lui.
Alla Tmely decisero di “ucciderlo” nel febbraio del 1950. Capitan America e il fido Bucky tentano di evitare che un missile lanciato dal Barone Zemo colpisca Londra e, a bordo di un aereo, ne deviano la rotta, ma Bucky more nell’esplosione, mentre Capitan America cade nel Canale della Manica, venendo ritenuto morto.
In seguito la Atlas Comics, altro antico nome della Marvel, tenta di reintrodurlo, ma il personaggio non fa presa. Solo nel 1964 Stan Lee, nel numero 4 de I Vendicatori, riporta in vita Capitan America facendolo trovare tra i ghiacci e dando via alla sua seconda vita.
Il film ripercorre, fondamentalmente, questi eventi, dalla “nascita” di Capitan America fino alla sua scomparsa, l’ibernazione e il recupero.
La prima parte sulla nascita di Cap è davvero buona e mi è piaciuta molto, il resto invece, proprio quando entra in azione Capitan America e comincia a menare le mani, è un po’ piatto e, secondo me, il difetto maggiore sta nel fatto che Capitan America non ha quella carica carismatica che dovrebbe avere.
Il film comincia ai giorni nostri, con una squadra di recupero che ha trovato qualcosa tra i ghiacci, poi si sposta nel 1942 in Norvegia dove Johann Schmidt, aka Teschio Rosso con la maschera di Hugo Weaving, cerca ciò che lui chiama Tesseract.
È il Cubo Cosmico che abbiamo già visto alla fine del primo Thor.
Schmidt dice: “Il Tesseract era il gioiello della collezione di Odino, la sua primizia.”
In lingua originale, invece, la frase è: “Jewel of Odin’s treasure room” e fa ovviamente riferimento alla Stanza del Tesoro di Odino, già vista in Thor, in cui sono contenuti vari artefatti magici, tra cui il Guanto dell’Infinito.
Schimdt trova il Tesseract nascosto dentro una parete in legno che riproduce Yggdrasil, l’Albero della Vita altro riferimento alla struttura dell’universo, con i Nove Mondi, spiegata in Thor.
Quando finalmente Teschio Rosso trova il vero Tesseract dice: “Il Fuhrer cerca cianfrusaglie nel deserto…“. Questa è una citazione di, nientepopodimenoché, I Predatori Dell’Arca Perduta. Questo perché Joe Johnston, regista del film, è stato uno dei supervisori degli effetti speciali nel primo Indiana Jones.
Sempre in questa parte ci viene fato notare che Schimdt ha una spilla con il simbolo dell’Hydra appuntata sul cappotto di pelle.
Il film poi si sposta a New York dove un giovane e mingherlino Steven Rogers cerca di arruolarsi nell’esercito, venendo rifiutato per Insufficienza Toracica e Sproporzione della Testa Rispetto al Corpo.
Subito dopo Steve litiga con un Figlio Speciale di Gesù al cinema e fa a botte in un vicolo, cercando di proteggersi inutilmente con il coperchio di latta di un cestino dell’immondizia, strizzatina d’occhio per quello che diventerà.
Viene soccorso dal suo amico James Buchanan Barnes, per gli amici Bucky.
Bucky nei fumetti è sempre stata la spalla di Capitan America durante la seconda guerra mondiale, ma non era un marcantonio figaccione, dalla mascella quadrata, come nel film, bensì un ragazzino.
Era di moda, agli albori dei fumetti di supereroi, affiancare all’eroe una spalla, un sidekick, molto giovane che aiutava l’eroe in missione, basti pensare al sidekick per eccellenza: Robin di Batman.
Se nei fumetti poteva essere anche credibile che un bambino venisse portato sui campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale a prendere a colpi di mitra i nazisti, nel film su Captain America la cosa poteva non essere una buona idea: non sarebbe stato né cedibile né politicamente corretto. Che tutta sta correttezza politica oggi ci piace un sacco e quindi edulcoriamo tutto e facciamo che anche la cacca profuma come le rose.
Però, nella parte finale del film, il costume di Bucky è stato più o meno rispettato. Al netto della mascherina da carnevale, degli accessori rossi e della calzamaglia.
Steve e Bucky poi si recano all’Esposizione Mondiale del Futuro, una fiera di fantascienza per nerd antelitteram.
Alla fiera si vede una teca che contiene la prima Torcia Umana.
La Torcia Umana originale era un androide creato dallo scienziato Phineas T. Horton negli anni ’40. Ha combattuto accanto a Capitan America nella Seconda Guerra Mondiale e negli anni ’50, per pochissimi numeri, ha fatto parte i un gruppo formato da lui, Namor e Capitan America.
Negli anni ’60 Stan Lee ha spudoratamente copiato si è ispirato a questo personaggio per creare la Torcia Umana dei Fantastici 4. Praticamente i poteri delle due Torce Umane sono identici.
Alla fiera della fantascienza un giovane Howard Stark, padre di Tony Stark aka Iron Man, presenta un prototipo, non ancora rifinito, di Macchina Volante. Ve la segnalo perché nelle prossime puntate tornerà in una nuova incarnazione, ma per ora vi lascio nella suspance.
Tra l’altro, Howard Stark, è interpretato da Dominic Cooper che io ho sempre etichettato come una versione low cost di Robert Downey Jr. che, caso vuole, sia Tony Stark, suo figlio.
Sempre in questa fiera, Steve Rogers viene arruolato, per via della sua determinazione e del suo patriottismo, dal dottor Abraham Erskine.
Come dicevo nel post su L’Incredibile Hulk, il nome originale di Erskine nei fumetti era Dr. Josef Reinstein e fu cambiato dalla Marvel quando, dopo aver ripescato Capitan America per ricominciare a pubblicarlo, rinarrarono le sue origini.
Proprio come nei fumetti, Erskine viene ucciso da un agente segreto nazista, il che renderà poi impossibile riprodurre il Siero del Supersoldato e creare altri Capitan America.
Durante l’addestramento al campo, Steve conosce Peggy Carter, prima fidanzata di Capitna America nei fumetti e poi “abbandonata” a causa della sua presunta morte.
Nell’Universo Marvel, Peggy Carter è un agente segreto che opera in Francia durante la guerra.
Nell’Universo Cinematografico, invece, è un militare che collabora con Stark ed Erskine e, penso l’anno prossimo, le verrà dedicata una serie Tv per mostrarci cosa succede dopo che Capitan America sparisce ecome viene coinvolta nella fondazione dello S.H.I.E.L.D.
Intanto il Teschio Rosso armeggia con il Tesseract insieme ad Arnim Zola (fratello di Gorgon Zola, mutaformaggioso e ammuffito villain bipolare, che a volte è dolce a volte piccante. Sta sempre insieme a Poh Lenta), che ci viene presentato per la prima volta con la faccia ingrandita da una lente e con i progetti di una specie di robot senza testa.
Nei fumetti, Armin Zola, è infatti un robot senza testa il cui volto è proiettato su un monitor incastonato nella pancia del robot.
In Captain America: The Winter Soldier la citazione allo Zola dei fumetti è ancora maggiore.
E mi raccomando non confondetevi con Krang delle Tartarughe Ninja, che non c’entrano niente.
Steve viene sottoposto al trattamento con il Siero del Supersoldato diventando gigantesco e tutto gonfio di muscoloni lucidi e tonici. Durante l’esperimento Steve viene “saturato” con i Vita-Ray, presi pari pari dalla trasformazione descritta nel fumetto.
Anche la Capsula in cui avviene la trasformazione è ripresa dal fumetto.
L’inizio della carriera di Capitan America nel film è solo propagandistico, questa è un chiaro richiamo alla funzione del fumetto quando uscì per la prima volta.
In una scena di uno spettacolo, si vede Cap che mena un finto Hitler, è la citazione della copertina del primo numero di Capitan America.
Stan Lee appare nel film, durante una premiazione di Capitan America e dice: “Pensavo fosse Thor…” al tizio seduto accanto a lui.
Nella prima vera missione di Cap, lui salva un gruppo di uomini prigionieri di Teschio Rosso, gli Howling Commandos.
Nei fumetti gli Howling Commandos sono un gruppo di militari che ha combattuto fianco a fianco con Capitan America. Come vedete, tra di loro c’era un certo Sergente Nick Fury. No, non c’è un problema di stampa, Nick Fury è sempre stato bianco, solo con l’Universo Ultimate ha assunto le fattezze di Samuel L. Jackson.
Tra i membri del commando, figura un certo Dum-Dum Dugan che nei fumetti è un membro attivo e importante dello S.H.I.E.L.D. e nel film è il tizio con i baffoni e la bombetta.
Durante questa missione, Johann Schmidt, i smaschera e mostra il suo vero volto: un teschio rosso, da cui il suo nome Teschio Rosso.
Teschio Rosso è il nemico per antonomasia di Capitan America nei fumetti, ma la prima volta che lo affronta in realtà Capitan America si trova di fronte un impostore, un tale George J. Maxon usato come pedina dal vero Teschio Rosso.
C’è stato anche un altro Teschio Rosso durante la Guerra Fredda: Albert Malik, un comunista che si è spacciato per Teschio Rosso.
Nei fumetti, Teschio Rosso, usa più volte il Cubo Cosmico, o Tesseract che dir si voglia, per affrontare Capitan America, ma senza mai riuscire a sconfiggerlo perché gli viene difficile controllare l’artefatto.
Le origini del personaggio nei fumetti e nel film sono molto simili.
Dopo il salvataggio degli Howling Commandos, l’esercito si rende conto che forse tenere Capitan America solo per fare il pagliaccio a teatro è un errore, quindi lo fanno diventare un soldato attivo durane la guerra, facendogli affrontare un sacco di missioni e dandogli un costume vero e il famoso Scudo in Vibranio creato da Stark.
Nel film si vede anche la forma del primo scudo che ha usato Cap all’inizio della sua carriera durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel film, come nei fumetti, Capitan America usa una pistola. Poi, quando entra nei Vendicatori negli ani ’60, abbandona l’arma.
Lo scudo di Cap ad un certo punto viene usato da Bucky prima di morire volando giù da un treno in corsa.
Sappiamo che poi Bucky in Captain America: The Winter Soldier torna come Soldato d’Inverno.
Anche nei fumetti Bucky diventa il Soldato d’Inverno torna in sé, recupera la memoria e addirittura prende il posto di Capitan America più volte. Questa del film è una citazione o, se volete, un presagio di quello che potrebbe accadere.
Verso la fine del film si vede la quantità di soldati che l’Hydra schiera.
Questa branca nazista si chiama Hydra perché, proprio come il mostro a 7 teste Hydra, quando una testa viene tagliata, ossia fatto fuori un agente, ne crescono altre due, il che dovrebbe rendere l’idea di una formazione praticamente indistruttibile e non arginabile, che si infiltra in ogni luogo e ha estensioni ovunque.
L’Hydra è uno dei gruppi criminali segreti più potente dei fumetti Marvel e, per quanto riguarda l’Universo Cinematografico Marvel, viene presentato per la prima volta in questo film e già sappiamo quanto sarà influente in futuro.
Alla fine del film, durante lo scontro tra Cap e Teschio Rosso sull’areo, il Tesseract si attiva davvero. Fino a quel momento era stato usato solo per costruire delle armi, ma una volta attivato apre un portale verso lo spazio che risucchia Teschio Rosso.
A guardare il varco sembra che si sia aperto verso Asgard, il che potrebbe anche significare che Teschio Rosso sia ancora vivo in uno dei Nove Mondi e che, quindi, potrebbe tornare prima o poi, anche se ci credo poco.
Capitan America viene scongelato 70 anni dopo lo schianto dell’aereo e Nick Fury lo arruola nello S.H.I.E.L.D.
La scena dei titoli di coda, questa volta, non è altro che il trailer di The Avengers, di cui parleremo la prossima volta.
Post sull’Universo Cinematografico Marvel:
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Scritto da: MrChreddy
"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"
Bello anche questo! Metà delle cose che hai detto non le sapevo e devo dire che mi sta piacendo molto questa serie di testi. Complimenti per il lavorone che stai facendo, devo dire che per parte mia sta funzionando ALLA GRANDE!!! ^^
Grazie mille Anadol, meno male che ti piace, non se li sta cagando nessuno, nemmeno chi li ha chiesti :D
Calma calma calma!!!
Li sto leggendo tutti.. E con moltissima attenzione e piacere!!
Purtroppo è un periodo incasinato e ho pochissimo tempo per venire a trovarvi qui! Fai te che mi son appena letto in pausa pranzo gli ultimi 6 post!! (Ero rimasto un po’ indietro…)
Cmq concordo con chi ha scritto che sta venendo fuori un bel lavoro! Sai che figata “bullarmi” con gli amici tirando fuori le chicche che scrivi sui vari personaggi?? XD
Poi cmq dico sempre da dove arrivano le info.. Ci mancherebbe!! ;)
Scusa se non sono un “assiduo commentatore”, ma ti assicuro che il lavoro è molto apprezzato! :)
Tranquillo, pensavo te ne fossi andato, lanci il sasso, mi fai fare lo sbattimento e te ne vai :D
L’importante è che stia facendo quello che avevi chiesto :P
Io li sto leggendo tutti ;)
Ah, bene! :D
io pure li sto leggendo tutti XD
come sempre ottimo approfondimento, per me che sono pigrerrima mi evita di cercarmi gli easter egg XD grazie XD
Prego, se vuoi ti lavo la moto e ti faccio pure la spesa :D
Anche io sto leggendo tutta queste serie, grande Chreddy… Ho visto l’ultimo X-MAN ieri sera, niente male devo ammettere (almeno dal mio punto di vista, eheheh :D)
Ah, grazie Paolo. Pure io l’ho visto e ne ho parlato oggi :D