Colpo di scena!
Oggi non c’è il Nuovo Cinema Amarcord. Forse arriva domani, forse venerdì, vediamo.
Ma non è mancanza di voglia, è che questa settimana avevo voglia di vedermi una commedia e, alla fine, ho visto due film: Bar Sport, tratto dal libro omonimo di Benni, che posso liquidare con un bel: “bah!“, ma solo perché non voglio usare parolacce da subito.
L’altro è, appunto, La Mafia Uccide Solo D’Estate, un film che non si è cagato nessuno ed è stato al cinema il tempo di uno spettacolo.
MI ha colpito davvero tanto, mi ha fatto ridere e mi ha commosso, cose che succedono raramente. Figurarsi in un solo film.
Non ero assolutamente preparato.
La Mafia Uccide Solo D’Estate è un film ideato, diretto e interpretato da Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, e coadiuvato nella sceneggiatura da Michele Astori e Marco Martani.
Pif lo conosco, e mi piace, per la sua trasmissione Il Testimone su MTv, l’unica cosa che vale la pena vedere su quel canale, a parte Geordie Shore, ma solo perché quest’ultimo mi fa sentire molto molto molto intelligente.
Invece Il Testimone è una trasmissione intelligente di per sé. Pif gira l’Italia e il resto del mondo mostrando la realtà per come è, attraverso la sua telecamera portatile, senza artefare le storie di cui parla, intervistando i protagonisti con ironia, dove ci vuole, rispetto e intelligenza, dove lo meritano.
La stessa ironia e la stessa intelligenza le mette in La Mafia Uccide Solo D’Estate prendendo la storia d’amore del piccolo Arturo, bambino nato negli anni ’70 a Palermo, e facendo vedere come è stata ostacolata dalla Mafia, tanto che non si è mai riuscito a dichiarare alla sua Flora, Cristiana Capotondi.
Detta così sembra una cazzata, ma il film è tutt’altro che una cazzata.
La storia d’amore è un pretesto per parlare di mafia in modo sincero e diretto, come, io personalmente, non avevo mai visto, né sentito parlare.
Per me, nato e cresciuto a Milano, dall’altro capo dell’Italia rispetto ad Arturo, la mafia è sempre stata un mostro enorme e informe. Un essere astratto che ogni tanto uccide qualcuno per un supposto codice d’onore o perché è una persona scomoda.
I mafiosi sono cattivi da fiction di Canale 5, uomini che vivono nella penombra, che decidono chi uccidere, quando e come farlo, lontano da me e dal mio mondo.
Quando a Palermo la mafia faceva saltare in ria le macchine io ero piccolo e guardavo Goldrake, sentivo vagamente da lontano che questo o quel giudice dal nome buffo era morto. Queste cose non mi sembravano più vere di quanto non lo fossero i cartoni.
La Mafia Uccide Solo D’Estate invece parla di come le stragi mafiose interferivano direttamente con la vita dei Palermitani. Di come Cosa Nostra fosse un entità vera e propria, avesse corpi e facce, fosse mischiata alla gente comune e alimentata dall’omertà di questi ultimi.
Parla del fatto che l’omertà non è solo non fare i nomi e i cognomi dei colpevoli, è anche voltarsi dall’altra parte, trovare scuse per giustificare la morte di questo e di quello, raccontarsi delle palle da soli, sapendo di mentire.
La Mafia Uccide solo D’Estate ribalta completamente le mie sensazioni mostrando come fosse lo stato ad essere un essere enorme e informe, lontano dalla vita dei cittadini. Un mostro i cui tentacoli facevano capolino in televisione o sui giornali minimizzando ogni cosa, distogliendo l’attenzione dalla realtà e negando il problema. Lo stato che ogni tanto scendeva in piazza a stringere le mani e a fare i sorrisoni, sparando slogan a effetto, solo per rappresentanza e per alimentare l’omertà di cui sopra perché faceva comodo.
Detta così, invece, sembra una roba fin troppo seria, ma il film è tutt’altro che serio.
Pif riesce a raccontare la rabbia e la frustrazione, la finta guerra alla mafia da parte dello stato, con una ironia, un sarcasmo amareggiato e un’intelligenza fuori dal comune, che io gli invidio molto. È capace di far ridere e far stringere i pugni dalla rabbia e dalla frustrazione nella stessa scena, allontanandosi dalla solita retorica.
Racconta i fatti in modo pedissequo e senza troppi fronzoli, immerge nella realtà con una costruzione dei set e degli omicidi quasi maniacale, tanto che le scene del film si mischiano in modo incredibile con i servizi dei telegiornali d’epoca.
Racconta i mafiosi come gente normale, ma con una morale totalmente distorta, folle. Ammazzavano le persone, ma non sapevano usare il telecomando del condizionatore d’aria.
Io tutte queste non le sapevo in questo modo, non mi hanno mai toccato davvero, erano lontane, su un altro mondo.
La prima volta che mi sono reso conto della portata della mafia è stato quando hanno ucciso i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma ero già grandicello e cominciavo a capire le cose in modo diverso.
Non vorrei azzardare troppo dicendo che La Mafia Uccide Solo D’Estate è il miglior film italiano che abbia visto recentemente. Anche se non lo fosse, ci si avvicina molto.
In genere non parlo mai dei film che recupero, a meno che non abbiano una qualche rilevanza con il blog o mi colpiscano veramente tanto.
Questo mi ha colpito veramente tanto e lo consiglio a tutti, belli e brutti, ora si trova comodamente in DvD senza dover andare al cinema, quindi lo sforzo di vederlo è minimo.
Tutti i film di cui ho parlato:
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Scritto da: MrChreddy
"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"
Concordo. È il miglior film italiano uscito da molto tempo. Di certo il migliore che io abbia mai visto sul tema mafia.
Peccato per bar sport invece; io Benni lo amo..in effetti però trasportare le atmosfere oniriche dei suoi libri in un film credo sia quasi impossibile..
Penso anche io che sia il miglior film sulla mafia fatto fino ad ora.
Per Benni, non ho letto il libro, ma così a occhio direi che la sua scrittura fa molto in quello che racconta, tolta quella rimane una serie di aneddoti che non sanno di niente.
Si esattamente. Specie nei racconti brevi è la scrittura che fa tutto; i romanzi han trame molto più articolate che forse potrebbero meritare una trasposizione cinematografica
Infatti si vede.
messo nei da “vedere” e come al solito grazie per farmi ricredere che possano esistere dei bei film.. poi se mi fa schifo come al solito sappiamo di chi è la colpa! :D
Beh, se non ti piace c’è qualcosa che non va :D
recuperato ieri sera,
da siciliano mi ha toccato molto, pif è molto bravo mi ha sorpreso. da fare vedere nelle scuole.
p.s.
non interessera a molti
la mafia era stata debellata dallo stato (nel periodo del fascismo)
rinata grazie hai “liberatori” americani che li hanno liberati e rimessi al potere
scusate l ot
Uh, grazie per l’approfondimento, non lo sapevo. Pensavo fosse nata direttamente dopo la guerra, quella che conosciamo noi. :)
A me ha toccato molto anche se non sono siciliano :D
Anch’io penso che sia il miglior film sulla mafia che abbia mai visto. Quando sono uscita dal cinema per almeno mezz’ora non sono riuscita a parlare, proprio avevo dentro qualcosa di così forte che volevo starmene sola per i fatti miei a riflettere. Io sono siciliana quindi magari il film mi ha toccato un po’ di più rispetto ad altri, ma non ne sarei così sicura. Il film l’ho visto a Milano e la sala era pienissima. Posso dire che la commozione era generale, non ho sentito nessun commento di astrazione come se la cosa riguardasse solo una parte dell’Italia, anzi una partecipazione da parte di tutti. E pensare che non volevo neanche andare a vederlo perché in genere i film sulla mafia non li sopporto, non li sopporto proprio come film, brutti e stereotipati, questo invece mi ha davvero toccato l’anima. D’altronde lo sapevo che Pif era intelligente.
grazie Chreddy, Pif mi piace molto, ma questo film mi é passato completamente sotto il radar, lo vedró
Recuperalo appena puoi, non ti deluderà.
lo faró!
chreddy per il cinema amarcord, perché non fai incontri ravvicinati del terzo tipo?
Eh, non è male, mi rivedo Incontri Ravvicinati Del 3° Tipo, che è una vita che non lo vedo… :D
Ciao Gianna, io dicevo che la mafia mi sembrava una cosa lontana e indefinita quando ero più piccolo, invece il film i immerge nell’atmosfera e te la fa vedere davvero concreta, come era.
Mi spiace essermelo perso al cinema.
Pif è un grande :)
Visto.
Non è affatto male, in effetti.
E’ molto curato in alcuni particolari:
non me lo aspettavo da un regista esordiente.
Forse non mi è piaciuto molto il finale, un po’ banale,
e avrei dato la parte di Arturo ad un attore navigato.
Il più bel film sulla mafia, però, a parer mio,
rimane Mery per sempre.
Ma questo è molto valido:
bene così, il cuore del cinema italiano torna a battere.
Era ora.
Se intendi gli ultimi minuti, quelli dove porta in giro il figlio, sì, è sembrato banale anche a me, ma vedere le targhe, in quel modo, mi ha comunque commosso per la carica emotiva che mi ha dato il film.
Non so se un attore migliore sarebbe stato meglio, mi piace quella sorta di “cazzoneria” che ha Pif, il modo di parlare e muoversi. Poi vabbè, come ho premesso a me piaceva già da prima, magari tu essendo a digiuno, non hai quella sorta di “affetto”. Probabilmente sei più obiettivo.
Mery per sempre, se non lo citavi tu, non me lo sarei mai ricordato. Dovrei rivederlo, sinceramente.
No, mi riferivo proprio al finale della storia,
non entro in particolari per non rovinare il film a chi non l’ha visto.
Diciamo che quel finale, soprattutto in quel contesto,
non ci stava proprio.
Comunque,
considerando che non sono esattamente un fan di Pif
direi che, come regista, ha fatto un buon lavoro.
Come attore mi è piaciuto molto meno.
Mery per sempre è un pugno nello stomaco,
ma è molto bello.
Sìsì, lo conosco e l’ho visto Mery per sempre, solo che non me lo ricordavo più :)
L’ho visto sabato sera su Sky perchè ne avevo sentito parlare molto bene. Premetto che prima di questo film non avevo mai sentito nominare Pif e non so cosa faccia in Tv visto che non guardo la tv generalista più o meno da vent’anni, ma il film mi è piaciuto tantissssssssssssimo.
Veramente bello. riesce a mantenre l’equilibrio tra l’amarezza della realtà e la poesia della fantasia amorosa di un bambino intrecciando le due storie con ironia ma in maniera mai banale e senza mai diventare troppo pesante o pedante. E alla fine commuove pure.
Oh, son contento ti sia piaciuto :)
Pif è uno dei pochi che mi piace, anche se ormai, con la sua presenza nelle pubblicità TIM, sta cominciando a darmi sui nervi :)