Ladyhawke – Nuovo Cinema Amarcord

Ladyhawke

Dopo due settimane d’attesa riapre il Nuovo Cinema Amarcord per la gioia del Club Nostalgici.

Il film di oggi è un fantasy apprezzato per lo più dalle ragazze per via di quella linea romantica, sottile come un baobab: Ladyhawke.

Accomodatevi che si comincia.

Abbiamo già visto, praticamente in ogni film di questa rubrica, come i primi anni ’80, per il cinema americano, siano stati anni di grande inventiva, innovazione tecnologica e soprattutto narrativa.

C’era l’innocenza e la voglia di sognare, l’ingenuità e la semplicità della messa in scena. Niente però era semplicistico, tutt’altro.

Ladyhawke - Michelle Pfeiffer

Semplicemente stupenda

A Hollywood vige una regola sacra: mai lavorare con animali e bambini.
Spesso i registi alle prime armi o i mestieranti vengono messi a fare film con animali e bambini. I più sfigati con entrambi contemporaneamente.

Richard Donner di certo non è uno di questi poverini, ha già all’attivo film come Il Presagio e soprattutto Superman e Superman II, eppure di sua spontanea volontà nel 1985 esce con un film con protagonisti una masnada di bambini, I Goonies, e con un film con al centro un lupo e un falco: Ladyhawke.
Entrambi sono l’eccezione che conferma al regola enunciata prima, perché sono entrati nell’immaginario collettivo diventando dei classici ancora oggi conosciuti e ricordati da tutti.

Ladyhawke è un film in gran parte italiano. È ambientato tra L’Aquila, Soncino, Piacenza e Roma e anche parte della troupe è italiana: Nanà Cecchi ai costumi, Giovanni Natalucci alla direzione artistica e Vittorio Storaro alla bella fotografia.

Ladyhawke - Rutger Hauer

Semplicemente l’eroico e tormentato cavaliere

Peccato che, per rendere tutto più esotico, nel doppiaggio italiano il paese di Aquila sia tradotto come Aguillon. Ah, l’orgoglio italico.

La storia è quella del ladruncolo Philippe GastonMatthew Broderick, che diventa il punto di unione tra NavarreRutger Hauer, e IsabeauMichelle Pfeiffer, condannati da una maledizione a non incontrarsi mai.
Il Vescovo di Aguillon, un viscido John Wood, innamorato non corrisposto di Isabeau, facendo appello alle forze maligne, la condanna a trasformarsi in un falco di giorno, mentre Navarre diventa lupo di notte, i due così sono destinati a non vedersi in forma umana e a coronare la loro storia d’amore.

Ladyhawke - Matthew Broderick

Semplicemente il mio modello di vita da piccolo

Philppe così si trova coinvolto in un’avventura a metà tra sogno e realtà. All’inizio solo testimone di un amore impossibile, minato da una tragica maledizione, poi prende la parte di Navarre e Isabeau, quando questi sono trasformati, raccontando cosa è successo la notte o il giorno precedente.

Ladyhawke - John Wood

Semplicemente lo stronzo

Ladyhawke è un film onirico, giocato sulla luce e l’alternanza tra essa e la sua assenza e sul sottile filo tra il sogno e l’incubo.
Le scene topiche del film sono due: la prima è quella di Isabeau ferita a cui viene estratto il dardo dalla spalla, alternata con il Vescovo di Aguillon tormentato, quasi straziato, da un incubo, in un montaggio incrociato davvero funzionale e angosciante.

Ladyhawke - Climax

Semplicemente c’è da piangere qui

L’altra è quando l’inseguimento eterno di Navarre e Isabeau raggiunge il suo climax: sono sdraiati nella fossa fatta per catturare il lupo e, durante un alba che sembra prendere fuoco, Isabeau e Navarre si incrociano per qualche attimo da umani, allungano le mani per accarezzarsi, ma non riescono e la trasformazione dell’uno viene riflessa negli occhi dell’altro fino al grido di dolore di Navarre che vede volare via Isabeau sotto forma di falco.

Se devo essere sincero, a me Ladyhawke non ha mai fatto impazzire.
Visto in un età dove il romanticismo non sapevo nemmeno dove stesse di casa e per lo più si risolveva in chi sputava più lontano, l’ho sempre trovato lungo e pesante, adatto per lo più alle ragazzine. Solo nell’età della ragione sono riuscito a capirne davvero il senso e ad apprezzarne la struttura scandita dai sei giorni e le sei notti, fino all’eclissi finale, “del giorno senza notte e la notte senza il giorno“.

Ladyhawke - Climax Rutger

Semplicemente, appunto, si piange

Lo sceneggiatore Edward Khmara non lascia niente al caso e riesce a inserire, di nascosto, pure qualche frecciatina al potere ecclesiastico.
Pensate ad un Vescovo che dice: : “Io credo nei miracoli Marquet, il mio ruolo me lo impone!” e impazzisce per amore di una donna che non lo corrisponde e, invece di rassegnarsi, stringe un patto con il Diavolo maledicendo lei e il suo amante, così che se non può averla lui, non può averla nessuno.

Anche i personaggi ho scoperto che funzionano bene.
Matthew Broderick ha sicuramente il ruolo più difficile, è il personaggio cardine su cui gira intorno la storia, ma ha anche il ruolo del comic relief, alleggerendo i toni cupi e struggenti del film. Una parte non facile che rischiava di scadere nella macchietta, ma la personalità e l’indole scanzonata di Matthew riescono a tenere saldo il personaggio di Philppe “Il Topo” facendo funzionare anche il resto del film.
Rutger Hauer era nel suo momento di gloria più alto. Veniva dal personaggio culto in Blade Runner e andava verso l’altro personaggio di culto della sua carriera, l’autostoppista da incubo di The Hitcher – La Lunga Strada Della Paura. In Ladyhawke interpreta un personaggio molto più semplice e lineare: un cavaliere eroico, duro e forte, determinato a cercare vendetta e sconfiggere la maledizione che lo affligge.
Michelle Pfeiffer era di una bellezza quasi sovrumana, a lei è affidato il compito di rendere tutta la storia credibile con un personaggio di cui ci si deve innamorare per empatizzare con Rutger e credere alla follia del Vescovo. È sia la bella principessa indifesa da salvare, sia una donna combattiva che arriva ad uccidere in modo brutale CezarAlfred Molina, schiacciandogli la testa in una trappola a tagliola. Ovviamente Michelle ha la grazia adatta e questo è il ruolo che la lancia nell’olimpo di Hollywood, dopo una parte in Scarface.

Ladyhawke - Ladyhawke

Semplicemente ci si innamora

John Wood è il Vescovo di Arguillon, un “cattivo” dietro le quinte, il male incombente che non agisce in prima persona, ma sguinzaglia i suoi sicari alla ricerca del lupo da uccidere. John Wood in poche scene riesce a impersonificare il male tormentato, strisciante, codardo e mai esposto, che trova la morte dopo aver tentato l’ennesimo gesto di codardia cercando di trafiggere Navarre alle spalle.

Rivedendolo oggi Ladyhawke, come dicevo prima, mi ha colpito di più che non quando uscì e sono riuscito ad apprezzarne lo spirito come non ero mai riuscito.
Non è uno dei miei film preferiti di quel periodo, ma nonostante tutto merita di entrare nel Nuovo Cinema Amarcord al pari di altre glorie.

Titoli di coda, il cinema del Club Nostalgici si riunisce settimana prossima.

 

Tutti i film del Club Nostalgici:

Nuovo Cinema Amarcord

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

28 pensieri su “Ladyhawke – Nuovo Cinema Amarcord

  1. uno dei capolavori, insieme a ghostbusters, che mi fece decidere cosa fare da grande… non potendo fare nè il licantropo, nè l’acchiappafantasmi, decisi per la regia…
    come sempre, Grande amarcord MrChreddy

  2. Sono davvero felice che ti sia ravveduto! l’ho sempre considerato un capolavoro.. semplicemente da vedere (ma se non l’avete mai visto, siete vissuti su marte, sotto un sasso.. sotto ad un altro sasso)

  3. Sarà stata la mia omosessualità latente, ma BOH, a me questo film è sempre piaciuto un sacco.

    Una Michelle Pfeiffer così poi…da sognarsela la notte!

  4. Ho sempre adorato questo film, era il cult della mia infanzia. Del resto da bimba volevo avere un’armatura tutta nera e di notte trasformarmi in un lupo! :P
    Michelle è divina, ma lei lo è sempre stata e sempre lo sarà.

  5. Però, sono un po’ perplesso…

    Non ho capito se questa rubrica parla dei film più rappresentativi del passato, degli anni 80

    (della nostra infanzia, per dire)

    o se sono quelli che piacevano di più a te.

    In quest’ultimo caso, nulla quaestio,
    perché i gusti son gusti, ci mancherebbe

    (però in tal caso non mi spiego perché dici
    “Se devo essere sincero, a me Ladyhawke non ha mai fatto impazzire”).

    Nel primo caso, secondo me, ci sono almeno 40000 film che hanno segnato maggiormente quell’epoca rispetto a Ladyhawke

    da C’era una volta in America
    a Nato il 4 luglio
    a Toro Scatenato
    a Full Metal Jacket
    a Fanny e Alexander
    a Fuga da New York

    • Questa è una rubrica che parla di film vecchi rivisti ora… più o meno.

      Di film meritevoli di cui parlare ce ne sono una caterva, è vero, e ne parlerò appena li rivedo.
      Però ci vuole tempo per rivederli tutti, anche perché non ho una memoria così ferrea che mi ricordo bene tutti i film che ho visto, compresi quelli visti dieci anni fa l’ultima volta.

      In genere scelgo quelli che trovo e che so che piacciono. Il blog dovrebbe avere visite e quindi, egoisticamente, scelgo i film che so che piacciono. Ladyhawke, come vedi dai commenti e dalle condivisioni sui vari social, piace un sacco.
      Poi mi sembrava interessante parlare anche del mio passaggio dal non piacermi ad apprezzarlo in età “adulta”.

      Settimana prossima ti accontento e parlo di un film solo per te :)

      • Aggiungo che chi adorava da bambino le avventure cappa e spada, le leggende, i miti, dungeons&dragons, i cavalieri, la magia (e ora si spara le pippe su berserk) adorava parimenti ladyhawke che è LA avventura magica di cappa e spada di quel periodo secondo me, insieme ad Excalibur. Inoltre è perfetto per Nuovo cinema Amarcorde. Poi non so, tu satanasso a 10 anni guardavi (e impazzivi per) Fanny and Alexander?
        PS. Fuga da New York sicuramente arriverà!


  6. SisterDeath:

    Ho sempre adorato questo film, era il cult della mia infanzia. Del resto da bimba volevo avere un’armatura tutta nera e di notte trasformarmi in un lupo! :P
    Michelle è divina, ma lei lo è sempre stata e sempre lo sarà.

    Stesso commento ma al maschile!
    Lei ha avuto il dono della sintesi che io non avrei mai potuto raggiungere! Grazie Sister! ^^

    E grazie anche a te MrC… mi sono commosso e mi è tornato voglia di vederlo!!!

  7. Quando fai così quasi rimpiango di non aver vissuto gli anni 80. Poi mi ricordo che mentre io sono ancora CioFane tu ti avvicini ai dinosauri e mi consolo u.ú

    • Eh, è un peccato che non sei vissuta negli anni ’80… poi quando fai così e mi dai del dinosauro, mi prude il mouse e mi vien voglia di grattarlo sul tasto BAN! :D

      Comunque puoi sempre recuperarli ‘sti film… invece di svegliarti a mezzogiorno ;)

  8. Io credevo invece che la linea “Amarcord” rimembrasse quei film che si allineavano alla tendenza imperante di un dato periodo. Cioè che venissero ripescati quei film che, in qualche modo, avessero un’attinenza con le logiche (o dinamiche) NERD e che sempre in questo senso facessero appello agli elementi base così come di una morale, così come di un certo appeal comune al grande pubblico e mai, a quello di nicchia; qualcosa di popolare e allo stesso tempo legato ai richiami più elementari del periodo….

    …. che so io, ad esempio: – se si parlasse degli anni “60, ecco che ci andrebbe tipo “Per un pugno di dollari” di Leone .. e non certo un “Tirate sul pianista” di Truffaut (questo di là dalle qualità intrinseche delle pellicole e della nazione di provenienza).

    Di passaggio: – Fanny e Alexander è uno dei 5 film della mia Vita. Cosa pagherei per potermi vivere la versione integrale televisiva.

  9. Purtroppo sono diventato un fantasma perchè mi tocca leggere gli articoli al lavoro e faccio sempre una gran fatica a commentare! Ma per questa chicca non posso fare a meno di esprimere tutta la gioia nel riscoprire questo film che pensavo di aver dimenticato! Leggere queste righe mi hanno fatto tornare in mente quando da bambino lo guardavo e riguardavo con mio fratello e di quanto orgogliosi eravamo di saper tradurre Ladyhawke! Per quanto riguarda l’armatura ci stiamo ancora lavorando però un cavaliere, con tanto di spada, lo sono diventato! Sempre in forma MrChreddy!

  10. ho solo 12 anni ma questo film è stupendo……io penso che si debba giudicare un film solo perché è vecchio…..e a quei tempi Matthew era davvero sexy e la Michelle continua a recitare benissimo: il film Dark Shadows ne è la dimostrazione ; )

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