È da quando ho aperto il blog che cerco una scusa per parlare dei vecchi film che hanno segnato accompagnato la mia infanzia e mi hanno fatto crescere con l’amore per il cinema.
Finalmente la mente superiore di Messer Satanasso mi ha dato l’idea per farlo suggerendomi di parlare dei vecchi film, ma inserendo anche ricordi, aneddoti e le emozioni della prima visione di questi film. Non che ci volesse molto a pensarci, ma essendo io privo di cervello a volte faccio fatica a fare le cose più elementari, tipo allacciarmi le scarpe e pensare.
Quindi da oggi si va tutti al Nuovo Cinema Amarcord per rivedere i vecchi, bellissimi film di una volta.
Per preparasi dovete pensare di avere la VHS del film e un bel televisore enorme da 24″ a tubo catorcio catodico. Oppure pensare di entrare in una sala cinematografica di una volta, con le sedie in legno duro, scomodissime, sulle quali era impossibile addormentarsi, essere circondati da gente che fumava al cinema, aspettare l’intevallo per vedere l’omino con le schifezze da mangiare che passava per i corridoi della sala.
Insomma, bisogna tornare indietro.
Spero anche che i più giovani tra voi apprezzino. Quelli che gli anni ’80 non li hanno visti nemmeno di sfuggita, spero che colgano questi post come una scusa per riprendere in mano vecchi film di cui hanno solo sentito parlare e non hanno mai visto e, contemporaneamente, respirare un po’ quell’aria che abbiamo respirato noi vecchi…
Spero anche che poi abbiate voglia di condividere i vostri ricordi su questi film con tutti nei commenti.
Oggi si parte con un piccolo classico spesso ingiustamente dimenticato: Piramide Di Paura.
Quando si elencano i vecchi mitici film degli anni ’80, Piramide Di Paura non viene mai fuori, però se c’è uno che se lo ricorda, in genere io, allora tutti poi dicono: “Ah, già! Bellissimo!“, “Nuoooo Piramide Di Paura, me lo ricordo! Che bello che era…“, “Minkia Zzio, sei veechio, oh, ma ripigliati!” e poi finisce a botte.
Piramide Di Paura è un film del 1985 e, come tale, rispetta tutti i punti cardine che il cinema di quegli anni imponeva: ragazzini alle prese con avventure più grandi di loro, un’ingenuità di fondo che oggi non reggerebbe più e la promessa di un futuro radioso e bellissimo, conquistato con fatica, ma carico di promesse che saranno sicuramente mantenute.
Oggi quelle promesse sono state puntualmente deluse, per questo quell’ingenuità oggi non funziona più e ci sono in giro tanti drogati.
Il film è stato prodotto dalla sacra trinità dietro a praticamente tutti i film di quella decade che, ora, riteniamo classici: Steven Spielberg, Kathleen Kennedy e Frank Marshall. Per dire, a loro si devono film come E.T., Ritorno Al Futuro, Indiana Jones, Guerre Stellari e potrei andare avanti per ore.
Alla regia del film c’è Barry Levinson, che credo non abbia bisogno di presentazioni.
La sceneggiatura invece è scritta da un certo Chris Columbus al quale si devono film come I Goonies, Gremlins, Mamma Ho Perso L’Aereo, Harry Potter e anche qui potrei andare avanti ore.
Piramide Di Paura ha diversi titoli, negli U.S.A. è conosciuto come Young Sherlock Holmes, che a quei bovini devi dire fin da subito che cosa stanno guardando sennò non lo capiscono e poi si lamentano, mentre in Europa è uscito con il titolo Pyramid Of Fear, come da noi.
La storia è quella del primo incontro tra il giovane John Watson e il giovane Sherlock Holmes e la loro prima avventura insieme.
Londra 1870, in piena Epoca Vittoriana il giovane, impacciato e grassottello Watson si trasferisce nella nuova scuola e la prima persona che incontra è un ragazzo allampanato con uno spiccato spirito di osservazione e deduzione: Sherlock Holmes.
Tra i due si instaura subito una forte amicizia e, insieme alla bella Elizabeth Hardy, vengono coinvolti in una avventura esoterica mentre Holmes è deciso ad indagare su una misteriosa serie di suicidi che tanto suicidi non sembrano… anche perché le vittime sembrano tutte collegate tra loro.
Nel film il giovane Holmes ha già il vizio di dire: “Elementare Watson!” fin dal loro primissimo incontro. Vizio che, come tutti sanno, Holmes ha preso nel passaggio dai racconti al teatro e poi al cinema, perché nei romanzi questa frase non la pronuncia manco mezza volta.
Io la prima volta, Piramide Di Paura, lo vidi in televisione e mi colpì subito per tre cose: Sophie Ward, Elizabeth, che era bellissima e d’improvviso mi era chiaro perché erano state create le donne.
La seconda cosa era la tensione, la sensazione di pericolo incombente e l’orrore. L’assassino non si vede quasi mai nel film, ma è solo un’ombra che scivola via accompagnata da un tintinnare di campanelli. Uccide le sue vittime usando una cerbottana con cui spara delle spine imbevute di un forte allucinogeno che spinge le persone a tentare di salvarsi, dalle allucinazioni, in tutti i modi, lanciandosi da una finestra, pugnalandosi a morte, o correndo in mezzo alla strada mentre passa una carrozza.
L’orrore si concretizza con la mummificazione di giovani ragazze vive, ma ipnotizzate. Quella cosa mi spaventò non poco all’epoca.
Tra l’altro, la scena in cui Holmes e Watson vedono la prima ragazza mummificata con la cera bollente è un chiaro omaggio a Indiana Jones E Il Tempio Maledetto, diretto da Spielberg solo l’anno precedente.
Ma ognuno aveva una propria scena paurosa, conosco gente che si spaventava quando Watson, nel cimitero, veniva attaccato dal cibo ed era costretto a ingurgitare feroci cannoli alla panna, quindi fate voi.
La terza cosa che mi sconvolse furono gli effetti speciali incredibili. Furono usate diverse tecniche per quelli: animatronics, stop motion e computer grafica.
Piramide Di Paura è infatti il primo film della storia ad avere un personaggio completamente generato al computer: il Cavaliere di Vetro.
La seconda vittima del killer vede un cavaliere, armato di spadone, staccarsi dalla vetrata di una chiesa e avanzare verso di lui. Era incredibilmente realistico: piatto, trasparente, con movimenti dettati dal fatto di essere composto da vari pezzi. La telecamera gli gira intorno e sembra assolutamente vero, anche a 28 anni di distanza. Come tutti gli altri effetti speciali del film che, incredibilmente, hanno retto i tempi.
Il Cavaliere di Vetro era stato realizzato da una piccola divisione della Industrial Light And Magic di George Lucas, che poi fu venduta alla Apple di Steve Jobs perché inutile secondo Lucas.
Questa divisione era la Pixar.
Piramide Di Paura fin dalla prima visione entrò prepotentemente nella lista dei miei film preferiti. Il fascino del giovane Sherlock Holmes (Nicholas Rowe) era magnetico, le sue capacità mi stregarono e mi spinsero, poi, a leggere i romanzi. Benché volessi disperatamente essere in gamba come Sherlock, mi rendevo conto di essere molto più simile a Watson (Alan Cox che ricorda molto Harry Potter 15 anni prima di Harry Potter), che poi è il protagonista ed è attraverso i suoi occhi che vediamo quello che succede, come nei racconti. Sherlock è la figura algida, inarrivabile, l’eroe sicura di sé e delle sue capacità, che a 16 anni si è già capito, infatti nella scena della cena, tutti dicono che da grandi vogliono diventare avvocato, dottore o architetto per guadagnare. Holmes invece guarda Elizabeth che cammina fuori dalla finestra dice solo: “Non voglio rimanere solo“, perché sa già che può fare qualsiasi cosa voglia da grande, ma la vera cosa importante non è quanto andrà a guadagnare, ma con chi passerà la sua vita.
Watson è l’uomo comune, quello che vuole fare il medico perché lo è anche il padre, è la spalla, il testimone di cose più grandi di lui, ma che, alla fine, ha il suo riscatto, la sua idea geniale, il suo contributo alla vicenda, dove anche i più umili o i meno dotati, hanno un’importanza fondamentale.
Noi li vediamo lì seduti a cena in mezzo ad altri ragazzi che diventeranno uomini e sappiamo che loro due passeranno la vita insieme.
Il film è riuscito magicamente a non invecchiare troppo, come tanti altri di quegli anni, anche se rivedendolo adesso le ingenuità saltano agli occhi subito. Come la Macchina Volante del professor Waxflatter, oppure la sfida di ingegno tra Dudley e Sherlock, in cui Sherlock deve trovare un trofeo nascosto dal suo acerrimo rivale. Alla fine Holmes, seguendo gli indizi e grazie alle sue disarmanti deduzioni logiche, lo trova in un vaso fatto da Dudley per l’occasione. Se Dudley, invece di fare il vaso, avesse nascosto il trofeo in un contenitore qualsiasi, Holmes, non avendo indizi, non l’avrebbe mai trovato. Oppure ancora l’assassino misterioso che va in giro con i campanelli tintinnanti o la misteriosa sostanza chimica che fa invecchiare Dudley per sei mesi.
Ma va bene così, è il fascino di quegli anni, di quei film, di quell’epoca dove tutto era possibile.
Gli autori, all’inizio e alla fine del film, ci tengono a farci sapere in modo deciso che questa non è una trasposizione dei romanzi di Sir Arthur Conan Doyle, ma un gioco di immaginazione fatto con i suoi personaggi. Una specie di: “Cosa sarebbe successo se Watson e Holmes si fossero incontrato a 16 anni?”
Sarebbe ovviamente stata un’avventura a portata di ragazzo, avremmo saputo che Holmes è stato cacciato dai suoi genitori perché ha scoperto il tradimento del padre, avremmo visto la nascita di Moriarty e l’origine del suo odio per Sherlock e, soprattutto, perché Holmes non si è mai sposato ed è rimasto solo per tutta la vita, con accanto solo Watson.
Il film all’epoca costò 18 milioni di dollari, ma fu un sonoro flop incassandone solo 4 e mezzo, su per giù. Solo con gli anni verrà rivalutato, anche se di poco, e rientrerà nei mitici film degli anni ’80.
Il Nuovo Cinema Amarcord per oggi chiude, spero vi sia piaciuta la visione e vi siate divertiti.
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Scritto da: MrChreddy
"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"
Gran bel post, non c’è che dire. Anche io vidi quel film da ragazzino e mi colpì per tutti i motivi che hanno colpito anche te! Secondo me restare fino ad una certa età ingenui e spaventabili regala a molte cose (film, ma anche episodi di vita vissuta) un’aura di mistero e di magia che giova alla fantasia delle givini menti. Non come adesso che a 10 anni sanno già come gira il mondo e nulla quasi li stupisce più!!!
Onestamente per quanto mi abbia colpito questo film, non lo annovererei mai tra i miei preferiti, anche se qualche settimana fa l’ho ribeccato in tv e me lo sono guardato con un sorriso sulle labbra ed una piccola lacrima di commozione! :D
Complimenti per l’articolo e per la rubrica, grazie per avermi fatto tornare bambino attraverso i tuoi occhi, non vedo l’ora di rifare un tuffo nel passato con nuove mirabolanti avventure!!! :)
P.S. Spero che questo errore fosse voluto:
“Cosa sarebbe successo se Watson e Holmes si sarebbero (!?!?) incontrato a 16 anni?”
Sì, Anadol, non è di certo ai livelli di altri film dello spesso periodo come coinvolgimento e infatti non viene mai nominato, però proprio per questo ho iniziato con questo, per parlare di una roba “vecchia ma nuova” se vogliamo e non andare su cose trite e ritrite… che però poi arrivano, ecco :D
Però son contento che sia piaciuto.
P.S.
Che errore scusa? Ho corretto :D
No è che la frase l’ho cambiata, poi non ho riletto, con la prematurata come fosse antani, scappellamento a destra e sbirigula. Chiaro no? :D
Attendo con ansia le prossime puntate! ^^
Più che chiaro… adamantino!!! ;D
Ci vogliono più post come questo!
A nome del comitato dei nostalgici ti ringrazio ;)
Come ci si iscrive al gruppo dei nostalgici?? Vorrei sottoscrivere… ^^
Ok, avete appena fondato il Club Nostalgici :D
Evviva!!! :D
Sottoscrivo anch’io…ho apprezzato molto questo post! Mi vergogno molto nell’ammettere che questo film lo ricordo solo vagamente…. :O
Beh, Cris, è un’ottima occasione per recuperarlo appena ti capita tra le mani :D
Bellissimo articolo. Menzione d’onore. Carico di un’introspezione che trascende la soggettività fino a divenire oggettività, nello specifico: uno spaccato psicologico e sociale sulla percezione dell’immaginazione e dell’arte in movimento che la rappresenta: il Cinema. Bravo Chreddy, e grazie anche a Satanasso che lo ha rinsavito nelle intenzioni che aveva messo in soffitta.
Oscar al BLOG per:
– miglior sceneggiatura non originale;
– regia
.. e, naturalmente ..
– “film” straniero :)
B R A V I
Addirittura, la recensione del post con premi finali :D
Sì, Satanasso mi ha fatto scoccare la scintilla… parlare di vecchi film mi sembrava inutile, invece vedo che apprezzate, ho una luuuunga lista di cose ora :D
Leggo sperticate lodi, e mi unisco.
Anche se sei talmente vecchio che sto film non me lo ricordo manco io e, soprattutto, la tipa di cui il giovane Mister s’era innamorata
è in bianco e nero.
Ad ogni modo, considerando i commenti positivi, sono lieto di averti acceso la scintilla.
E’ un premio a tutte le volte che avresti voluto bannarmi
(avendo la sacrosanta ragione)
e ti sei trattenuto dal farlo.
innamoratO
(sono il solito cialtrone della tastiera)
Ma come non te lo ricordi?!
Vabbè, sarà il caso che lo recuperi.
La foto è in bianco e nero perché una volta le foto di scena e promozionali erano così, prima dell’internet e infatti si fa fatica a recuperare foto decenti :P
Poi a quei tempi, mi innamoravo ogni 5 minuti :D
Invece ora passa il tempo a guardare il pacco dei supereroi… e poi si lamenta che scuriscono! :P
Ora che ti ho messo la pulce nell’orecchio, son sicuro che li terrai d’occhio pure te. :D
E’ possibile… ti manderò, in caso, il conto dello psicologo! :D
Io sono una di quelli del cibo inferocito -_-
Ahahahahahaha, immagino il terrore quando entri in pasticceria :D
Ho sempre avuto un brutto rapporto con l’alimentazione.. -_-
Ecco, appena faccio una battuta con te, ci pianto lì la figura dimmerda!
Ahahahahhaha
E’ uscito un aggiornamento per Chrome ed adesso funziona meglio, quindi posso ricominciare a scrivere sul blog senza troppi salti mortali…
Ho visto che alla fine hai inserito la pubblicità, ma niente di invasivo come avevi promesso, solo che per giocare a DcUniverse online mi hanno detto che bisogna installare 17 GB di roba, sti ‘azzi!
Piramide di paura è un film rimasto scolpito pure nella mia memoria, soprattutto la scena del cavaliere di vetro ricordo che m’impressionó da piccolo, quando lo vidi uscire dalla vetrata ricordo che mi tappai per tutta la scena gli occhi mentre mio padre invece ridacchiava felice; anche la scena del sacrificio della ragazza mi aveva impressionato un pó. La cosa bella è che per anni mi sono ricordato di questo film, che da piccolo avrò visto almeno un paio di volte, senza saperne il titolo finchè da grande, alcuni anni fa, non l’ho beccato di mattina(mattina! Ai tempi lo facevano in prima serata, mentre ora lo fanno nella fascia dopo i cartoni!) su Italia1 e finalmente ne ho scoperto il titolo.
Comunque gli attori di questo film non hanno fatto minimamente carriera, solo legati solo ad esso, tant’è che su IMDb le foto dei loro profili sono dei tempi del film, quando erano più o meno ventenni mentre ora sono cinquantenni.
Meno male per Chrome. Io uso solo quello da cellulare, solo che a volte va bene, a volte sembra un paracarro. Boh.
Sì, l’ho messa, spero non dia troppo fastidio. La prima è quella di Google, non posso chiedervi, per contratto, di cliccarci su, quindi non lo farò :)
Quella dei giochi invece basta iscriversi, non serve downloadare niente, a meno che non si voglia giocare davvero, nel qual caso il client va scaricato e installato. Sono tutti gratuiti.
Anche a me shockò la scena del cavaliere, ma non mi fece impressione, nonostante la tensione, più che altro ero strabiliato dalla veridicità delle immagini.
Ormai ‘sti film li fanno sempre sotto Natale e tutte le volte me li rivedo… per quello mi piace quel periodo dell’anno: giri e c’è I Goonies, cambi canale e Piramide Di Paura, giri e c’è Gremlins… una vita perfetta. :D
Tutti e 3 non sono andati molto lontani, serie Tv, qualche filmetto sconosciuto. Addirittura Dudley ha fatto questo, una serie Tv, poi è sparito. Ai tempi avevano Holmes 19, Watson 15 e Elizabeth 20 anni.
Non credo che sia stata una grossa perdita per il mondo del cinema e io, sinceramente, preferisco vederli sempre così :D
Bellissima rubrica e bellissimo film da cui cominciare.Mio padre mi portò al cinema a vederlo quando avevo 8 anni e quella notte non dormii neanche un minuto pensando ad oscuri sacrifici umani e a quela terribile piccola statuetta di gargoyle che si anima..(mai come quando mi portò a vedere Legend,sempre quello stesso anno mi pare:il diavolone rosso Tim Curry ancora me lo sogno la notte)
P.S. Non per fare Mr. Precisetti ma il nome di Watson è John,non James :) anch’io adoro Le storie di Sherlock Holmes.
A me, di non dormire la notte per la paura, capitò con Gremlins… ma questa è un’altra storia :D
Hai ragione è John…. ‘tacci miei, tra l’altro è lo stesso errore che fa Holmes quando lo incontra la prima volta, poi dice: “John l’avrei detto per secondo” e mi son confuso.
Comunque volevo vedere se eri attento… regge come scusa? :P
Uno dei miei preferiti in assoluto! L’ho visto centinaia di volte lo so a memoria! GRANDE!
Oh! Finalmente qualcuno che tratta questo film come deve essere trattato, imparandolo a memoria dopo averlo visto centinaia di volte! :D
Spero ti sia piaciuto il post :D
Bellissimo post per un bellissimo film.
Uno dei miei preferiti, un po’ come tutti quelli di questa rubrica.
Mi propongo infatti come Vice Presidente Aggiunto Non Estremamente Necessario Ma Se Proprio Vuole Farlo Almeno Non Rompesse I Coglioni del neonato Club dei Nostalgici! :D
In particolare vado pazzo per Sherlock Holmes, ho letto tutti i romanzi e i racconti due volte e presto non mancherà la terza (che sia benedetto il “mammut” della Newton Compton a 15€).
Bravo Chreddy e grazie per questo bel blog :)
Grazie, grazie, fossero tutti come te :D
Magari vicepresidente no, ma membro onorario, come tutti, del Club Nostalgici, allora sì :P
Io proprio vado matto per l’atmosfera di certi film anni ’80, in particolare per le commedie americane alla John Hughes. Per quelle proprio noncicapiscopiùuncaxxodaquantomipiacciono.
Ieri ad esempio ho visto “Ferris Bueller’s day off – Una pazza giornata di vacanza” e quasi mi veniva da piangere.
E’ un film bellissimo, scanzonato, leggero, divertente, pura gioia di vivere e spensieratezza.
La scena in cui Ferris canta durante la sfilata l’ho trovata veramente emozionante.
Ostia, ci ho scritto un post su John Hughes di recente (ultimi due forse) e Ferris Bueller è tipo uno dei miei personaggi preferiti.
Adoro il cinema di Hughes, sia le commedie adolescenziali, è uno dei pochi che ha saputo parlare di adolescenti con rispetto e senza prenderli per il culo, sia le commedie vere e proprie, tipo l’esilarante Un Biglietto In 2, un vero e proprio capolavoro. :D
Forse intendevi John?
Adam è un fumettista, anche DC e Marvel.
Vabbè rimaniamo sempre in tema nerd :)
Sì, John, scusa, sono rintronato… -_-
Non posso che essere d’accordo con te :)
Mo cerco i post di cui parli e me li sparo.
Complimenti per la recensione e grazie davvero per avercelo ricordato , misterioso intelligente indimenticabile come molti film anni ’80,rivisto l’altra sera, che meraviglia, i film anni ’80 possiedono un profumo positivo di cose buone e divertenti che negli anni a seguire è mancato fino a scomparire , Grazie Mille !!! :-D
Grazie mille a te :D
Piramide di Paura non se lo ricorda mai nessuno :(
Io per anni sono stato convinto di essere tipo l’unico ragazzino sulla terra ad aver visto, e apprezzato, questo film.
Sai la spocchia odiosa del ragazzino che pensa di sapere tutto e di saperlo solo lui, no? Roba da badilate sui denti, a ripensarci :D
P.S. Recentemente ho visto Super 8.
Sintetizzandone il giudizio mi è piaciuto. Con alcuni ma. Pensi di farne un post? Lo hai visto?
Leggermente “invecchiato” potrebbe benissimo essere un film del 1986, ad esempio :)
Stranamente questo film se lo ricordano in pochi, io da piccolo lo adoravo al pari di altri :D
Sì, ho visto Super8 al cinema quando uscì e mi piacque per un sacco di motivi, tra cui, appunto, il fatto di essere girato con uno stile tipico degli anni ’80. Alla fine è un omaggione ai film di quel triennio, più o meno, che va dall’82 all’85
Non so, dovrei rivederlo, prima di farci un post :)